lunedì 30 marzo 2015

Un sguardo al settore giovanile del rugby


Giuseppe Mortella e Andrea Nalio, conducono in copia una puntata di Linea di meta dedicata quasi per intero al settore giovanile della palla ovale. Si è ricordata comunque anche la vittoria del Rugby Rovigo Delta che ha vinto in casa per 32 a 22 contro il Rugby Viadana ed ha conquistato matematicamente i play off e dopo la sosta pasquale affronterà il Mogliano. Al Battaglini invece domenica ha giocato il Badia contro il Lumezzane e purtroppo in questo caso la formazione polesana è stata sconfitta in una gara importante per la salvezza, con il risultato di 27 a 34. Ed anche il Villadose non è andato bene perché ha perso dal Villorba per 49 a 17.
Il motivo invece per parlare di rugby giovanile è stato il sesto torneo della Vangadizza che ha visto impegnati tanti giovani e bambini nei nuovi impianti di Badia Polesine.
Andrea Nalio ha proposto agli ascoltatori alcuni dati relativi alle ore  annuali di educazione fisica che si svolgono nelle scuole italiane e li ha confrontati con i dati relativi alle scuole di altre nazioni: In Italia si fanno solo 512 ore di ginnastica, poche rispetto alle 1680 ore che fanno gli studenti francesi, poche anche rispetto alle 1404 delle scuole tedesche e alle 1440 della Grecia e inferiori anche alle 900 del Belgio. Numeri un po' vergognosi per l'Italia: Questo è un problema che gli allenatori di rugby devono affrontare perchè si trovano a lavorare con dei bambini che non sono preparati:«I ragazzi che hanno fatto nuoto fin da piccoli sono quelli più preparati - ha detto Mortella - purtroppo durante l'ora di educazione fisica non si fanno per esempio dei movimenti motori di base. Spesso perchè l'educazione fisica è gestita da docenti di altre materie e che non sono specificatamente preparati per farla fare». Giuseppe ha parlato anche del progetto di educazione fisica che come società di Frassinelle stanno portando avanti in città a Rovigo e che ha riscontrato molto entusiasmo tra i genitori.

Ascolta la puntata






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