mercoledì 27 luglio 2016

La mappa della città fatta dai giovani


Arrivano le mappe della città fatte dai giovani per i giovani. Ce ne parla Elena Brigo, presidente dell'Associazione Leonardo Da Vinci capofila del progetto che è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell'ambito del progetto Culturalmente.Elena ci ha parlato anzitutto della associazione: «E’ nata nei primi anni 2000 per volontà di un gruppo di universitari che erano appassionati soprattutto di sport e di musica e che cercavano di promuovere eventi ed attività. Per questo c’era la necessità di costituirsi come associazione dotatata di personalità giuridica. In questi anni abbiamo gestito due sportelli immigrati a Trecenta e a Pettorazza, poi abbiamo organizzato una mostra dedicata a Guarschi in Pescheria Nuova a Rovigo ed inoltre abbiamo collaborato con associazioni come il Banco Alimentare ed il Polesani nel Mondo». «Eco Rovigo, mappe di giovani per i giovani è nato con l’idea - ha spiegato Elena - di definire dei percorsi per un’attivazione culturale più partecipata da parte di quei giovani che vivono la città, chi meglio di loro può raccontarla? Sono loro che perdono gli autobus che la percorrono in bicicletta, che si fermano sulle panchine a prendere il gelato. Chi meglio di loro può dirci quali sono i punti interessanti della nostra città che meritano di essere visti e vissuti? Un aspetto originale è sicuramente l’aspetto della sostenibilità. Questo è frutto di un incontro dei ragazzi che hanno realizzato la mappa, con un esperto di turismo sostenibile. Sono mappe che non hanno valore commerciale, per cui i giovani hanno potuto lavorare in maniera libera, autonoma. Ed ancora, queste mappe fanno parte della rete europea Usit Europe e di conseguenza, circa 10-15.000 copie saranno stampate in lingua inglese. Questa associazione detta delle linee guida per la realizzazione di queste mappe. Sono realizzate infatti con una carta ecologica certificata FSC. Per adesso è stata realizzata la mappa di Padova ma prossimamente sarà realizzata anche la mappa di Rovigo. I ragazzi che hanno realizzato la mappa hanno partecipato ad un laboratorio di scrittura crativa. Il progetto è partito a fine marzo si è concluso a giugno. Adesso a settembre ci sarà un evento apposito durante il quale sarà presentata e distribuita la mappa di Rovigo.  
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venerdì 15 luglio 2016

L'Associazione Olga accoglie i bambini di Chernobyl


Tra le attività di volontariato tipiche del periodo estivo, l’animazione con bambini è in cima alla lista. E proprio l’estate è il periodo in cui l’associazione Olga accoglie e fa divertire per un mese un gruppo di bambini della Bielorussia, paese che ancora oggi soffre le conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl.
Le chiamano “vacanze terapeutiche”: un mese in Italia per un bambino bielorusso è un’opportunità preziosa per disintossicarsi dagli effetti delle radiazioni e guadagnare una maggiore aspettativa di vita. Ad accoglierli e organizzare la loro vacanza, pensano i volontari dell’associazione Olga.
Nella nuova puntata di Radio Volontariato, condotta da Francesco Casoni, abbiamo ospiti due di loro, Andrea e Martina. Racconta il primo: “Mi sono avvicinato all’associazione tre anni fa, insegnando ai bambini il ballo hip hop. Quest’anno i piccoli ospiti arrivano a metà luglio e si fermeranno fino alla metà di agosto”.

Martina ha iniziato l’anno scorso, convinta da un’amica. “All’inizio incontri le difficoltà legate alla diversa lingua e cultura, ma poi si entra presto in sintonia ed è un’esperienza che restituisce molto dal punto di vista delle emozioni”. Martina ha curato un libro con una decina di racconti: “Sono storie rielaborate a partire da racconti veri di bambini. Gli originali erano troppo crudi, così abbiamo voluto trasformarle in favole, per cercare di parlare di Chernobyl ai bambini”.

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mercoledì 13 luglio 2016

Stefania ci guida alla scoperta degli Oli Essenziali




Sono tantissime le persone ricorrono alle erbe per trovare rimedi specialmente contro i disturbi legati al sonno, oppure per lenire i dolori.
Stefania Liccardi, ormai da 12 anni gestisce una erboristeria a Santa Maria Maddalena. Laureata in chimica, ha fatto un master in scienze e tecnologie aromatiche. In questi giorni l'abbiamo avuta ospite a Radio Kolbe nella rubrica Ponte Radio per parlare in modo particolare degli oli essenziali.
Un argomento di cui spesso sentiamo parlare in televisione o alla radio ma di cui magari non abbiamo una adeguata conoscenza. «L'argomento degli oli essenziali - ha esordito Stefania - penso sia uno dei più belli che riguardano l'erboristeria ed infatti voglio iniziare citare un aforisma indiano che dice che il fiore si nasconde nell'erba ma il vento ne sparge il profumo nell'aria. La prima cosa che facciamo quando siamo a contatto con una pianta o un fiore è toccarla, odorarla e già da subito sviluppa in noi delle emozioni, il profumo inebria i nostri sensi. Gli oli essenziali fanno parte della nostra quotidianità, quando in cucina si utilizzano le erbe aromatiche già quella è una forma di aromaterapia oppure quando si fanno delle inalazioni». Gli oli essenziali sono contenuti all'interno delle piante: «Sono nelle foglie, nei fiori, nelle radici, per esempio nella lavanda, sia nelle foglie che nello  stelo che nei fiori sono imbibiti di oli essenziali. E' ancora un enigma perchè all'interno delle piante ci siano questi oli, varie sono le ipotesi, per esempio si pensa che servano ad attirare gli insetti impollinatori inoltre servono come antibiotico alla pianta stessa, nel caso sia attaccata da batteri o lacerata. Inoltre, pensiamo all'intelligenza della natura, hanno una funzione allelopatica ovvero le piante trasferiscono gli oli alle radici per non fare crescere intorno a loro piante concorrenti, rendendo inospitale il terreno circostante.  Un caso esemplare è quello dei pini, dove sotto di loro non cresce niente, in quel caso abbiamo anche gli aghi che vanno ad acidificare il terreno».
Stefania ci ha parlato anche di quali sono gli utilizzi degli oli essenziali, le controindicazioni al loro utilizzo e tante altre curiosità. Ci ha svelato che i prodotti più richiesti nella sua eboristeria sono che servono ad agevolare il sonno, la cui mancanza è sicuramente legata alla vita frenetica di oggi.

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lunedì 4 luglio 2016

Seconda puntata di Levante: Alberta sceglie "Imagine" di John Lennon


Ospite della seconda puntata di Levante, rubrica condotta da Andrea e Davide, è la giovanissima Alberta, compagna di classe dei due conduttori. Come detto nella precedente occasione la rubrica si sofferma ogni volta sull'ascolto di una canzone d'autore e sul commento del testo della stessa canzone da parte dell'ospite di turno. Questa volta dunque è toccato ad Alberta scegliere e commentare una canzone e la canzone scelta da lei è stata "Imagine" di John Lennon. Si tratta della canzone più celebre scritta da John Lennon durante la sua carriera solista dopo lo scioglimento dei Beatles.
Ha una insolita storia discografica: negli USA fu pubblicata prima sull’album omonimo e solo dopo come singolo, nel 1971. Quattro anni dopo, nel 1975, Imagine fu ripubblicata in Inghilterra, ancora una volta come singolo.
Divenuta una meravigliosa icona del pacifismo, fu inserita dalla rivista Rolling Stone al terzo posto nella classifica dei migliori brani di tutti i tempi.
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domenica 3 luglio 2016

La nuova vita dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra


L'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra)  è certamente una delle associazioni più longeve ancora in attività nel nostro territorio. E' nata a livello nazionale nel 1917 ed a Rovigo venne fondata ufficialmente il 29 settembre 1918. 
A parlarci di questa associazione intervengono nella rubrica Ponte Radio il presidente Giorgio Fantato ed il segretario Ferruccio Nibale. «La nostra associazione era nata per sostenere ed aiutare le persone che tornavano dalla guerra. Giovani che erano partiti a servizio dello Stato in buone condizioni di salute e che tornavano con malattie o menomazioni.
Oggi tante di queste persone non sono più tra noi e quelle che sono rimaste hanno una età media molto elevata, superiore ai 90 - 92 anni. Dal 2000, l'associazione ha però permesso ai figli ed ai nipoti degli invalidi di guerra di entrare a pieno titolo nell'associazione in modo da garantirne la continuità. Oggi quasi tutte le sedi dell'associazione sono guidate da figli e nipoti degli associati». 
Come ha detto Fantato, oggi è rimasta attiva solo la sede di Rovigo in via Don Minzoni n.2. 
Fra l'altro si tratta di una sede di pregiato valore artistico, nella facciata della quale è ancora leggibile la scritta "Casa del Mutilato di Guerra"ed è caratterizzata anche da un alto rilievo artistico opera dell'artista rodigino Virgilio Milani, realizzato nel 1954, che ne ricopre parte della facciata e della parete laterale. «Vogliamo dire che la nostra sede è aperta a tutti coloro che fossero interessati a visitarla, è ricca di documenti storici e cimeli, come per esempio un foulard donato da Garibaldi ad un suo soldato che era stato ferito, che si possono consultare ed inoltre invitiamo i figli e nipoti dei mutilati ed invalidi di guerra ad iscriversi alla associazione per sostenerla. La sede è aperta ogni martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00». 
Come ha ricordato Ferruccio Nibale, oggi l'Anmig oltre a dare conforto agli invalidi ancora vivi, ha rinnovato il suo impegno sociale, sostenendo le attività di associazioni come Emergency che aiutano quanti sono vittime delle guerre nel mondo. Per contattare l'associazione si può telefonare al numero: 0425/21821 oppure i numeri: 349/6022424 (Fantato) 338/4585889 (Nibale) ed infine c'è anche una pagina Facebook : «Spero - dice Nibale - che i nipotini potranno aiutare in questo modo i nonni a riportare qualche testimonianza preziosa». 

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Internet festeggia i suoi primi 30 anni


Noi trent'anni fa non avevamo la minima idea di cosa fosse internet, di cosa ci avrebbe riservato il mondo delle comunicazioni. Allora, si comunicava solo attraverso il telefono fisso, oppure con le classiche lettere postali, cartoline, per le comunicazioni scritte, urgenti si doveva ricorrere ad un telegramma. Le notizie arrivavano via radio o dalla televisione. Eppure c'era già chi stava "lavorando per noi" come si dice: la rete internet muoveva i suoi primi passi. A descriverci di come ha mosso i suoi primi passi il web, ci pensano  Max e Christian, nello speciale Ponte Radio in onda la prossima settimana.
«Internet in Italia è nato ufficialmente il 30 aprile del 1986, - ha spiegato Max - fu  Stefano Trumpy direttore del Centro Nazionale di Calcolo di Pisa che mandò un semplice segnale "OK" da un computer a Pisa ed uno in America».
Negli Stati Uniti molti anni prima nel 1969 e nel 1971 ci furono i primi tentativi di collegamento tra computer ed i primi tentativi di comunicazione tramite prototipi di "Chat": «La prima volta - ha spiegato Max - si provò ad inviare la parola "login", ma al destinatario arrivarono solo le prime due lettere "Lo"». Questo per spiegare quanto impegnativo sia stato questo percorso e quanti progressi sono stati compiuti. Durante la puntata i due conduttori ci parlano di come è internet oggi, della ricchezza di siti per comunicare (Social Network) come Facebook, Twitter, Instagram per la condivisione delle foto, Youtube per la condivisione dei video. Wikipedia per fare le ricerche, i registri di classe elettronici dove i genitori possono controllare l'andamento scolastico dei figli. Ed a proposito di classe dobbiamo dire che l'Italia non è tra i primi della classe: «Il nostro paese non dispone ancora di connessioni veloci come altri paesi ed inoltre secondo le statistiche ben 22 milioni di italiani non hanno mai fatto un accesso ad internet».
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"Migro nell'arte", il progetto di Arcisolidarietà per gli stranieri


L’arte e il teatro posso diventare strumenti per insegnare una lingua. Da questa idea è nato il progetto “Migro nell’arte”, che si propone di insegnare l’italiano a un gruppo di cittadini stranieri, utilizzando un metodo nuovo: laboratori artistici, di ceramica, di fotografia, performance teatrali.
Il progetto è nato dall’incrociarsi di due strade: quella di Patrizia Piccolo, con alle spalle esperienze di educatrice, progetti con le donne, doposcuola e teatro, e quella di Sarah Lanzoni, attiva nella compagnia Teatro Nexus, che si sta specializzando al Teatro Nucleo proprio nella professione di operatori di teatro nel sociale. “Abbiamo unito le nostre professionalità alla nostra passione”, riassume efficacemente Patrizia.
La loro strada comune ha incrociato quella di Arcisolidarietà, associazione che accoglie senzatetto a Rovigo, tra cui diversi cittadini stranieri. Dalle difficoltà di diversi immigrati nell’apprendere bene la lingua italiana è nata l’idea di provare un metodo diverso.
“L’arte è un linguaggio universale e può essere uno strumento per apprendere la lingua”, spiegano. Non una scuola tradizionale, insomma, ma un luogo in cui mettere in gioco relazioni ed emozioni, che spesso sono le principali barriere quando parliamo una lingua diversa.
Nella puntata di Radio Volontariato in onda in questi giorni, oltre a raccontare il progetto, abbiamo anche quattro dei circa 30 studenti che frequentano i laboratori. Ai nostri microfoni, il saluto di Mamadou, diciottenne, e Abu Bakar, 17 enne, provenienti dalla Guinea, Alì, 24 enne di origine pakistana, Zekria, 22 anni, che viene invece dall’Afghanistan.  Tutti giovanissimi, insomma, e con in testa gli stessi sogni di qualunque ragazzo di vent’anni.

A settembre le opere del laboratorio (dipinti, sculture, fotografie) si trasformeranno in una grande mostra in Pescheria Nuova. Nei prossimi giorni, inoltre, sul sito www.arcisolidarietarovigo.it prenderà il via una raccolta fondi per trasformare la mostra in un’esposizione itinerante.

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