martedì 2 giugno 2015

I popoli della fame


Salvatore e Giorgio questa settimana prendono come spunto per le loro riflessioni il libro di Piero Gheddo intitolato "I popoli della fame", un libro scritto molti anni fa, nel 1982,  ma che parla di problemi ancora oggi irrisolti riguardo la fame e la povertà nei paesi meno sviluppati.
Gheddo è un missionario italiano noto per la sua attività di missionario-giornalista e per le sue prese di posizione contro la guerra in Vietnam e contro i no-global. Ha proposto di boicottare le Olimpiadi in Cina del 2008 per liberare il Myanmar. Secondo Gheddo la vera radice del sottosviluppo di questi popoli è prima di tutto culturale e consiste nelle distorsioni causate dall'impatto delle culture dei paesi poveri con l'occidente, insomma è come se all'Europa del Medioevo si fossero imposte di colpo le macchine, le tecniche, i mezzi di comunicazione, lo stile di vita e la mentalità di oggi.
La soluzione al problema della fame non è quindi in primo luogo di natura economica, tecnica e politica. Il mondo ricco è chiamato in causa, non basta mandare in quei paesi aiuti materiali o trasmettere i progressi tecnici, non basta neanche la giustizia ma creare soprattutto rapporti di fraternità e di scambio culturale, mettendo anche a confornto la nostra cultura che ha molto da imparare dai popoli dei paesi più poveri. Solo la civiltà dell'amore potrà creare un mondo nuovo, più unito più giusto, più fraterno.

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