Magdi Cristiano Allam che in questi giorni è in tour per il tutto Veneto per
presentare il suo programma, in vista delle prossime elezioni politiche, è stato ospite
anche nei nostri studi ed è stato intervistato da Luca Busson, presidente di Scienza e Vita di
Rovigo. «Il tema della centralità della famiglia naturale rappresenta il pilastro su
cui si fonda il programma politico di “Io amo l’Italia” perché è un valore non
negoziabile che oggi dobbiamo salvaguardare unitamente alla sacralità
della vita dal concepimento alla morte naturale. Purtroppo viviamo in una
Italia che
è ai più bassi tassi di natalità in una Europa che in assoluto ha il più
basso
tasso di natalità al mondo quindi non si tratta soltanto di
salvaguardare il
valore non negoziabile che laicamente corrisponde a ciò che è l’essenza
della
nostra comune umanità, ma secondo ragione si tratta di porre fine ad un
eccidio, suicidio demografico che da un lato ci fa perdere la
consapevolezza di
chi siamo e dall’altro, man mano ci fa perdere la nostra civiltà. Io amo
l’Italia considera che il sostegno alla famiglia naturale, il sostegno
alla
maternità per incentivare la natalità, il sostegno ai giovani affinchè
attraverso la stabilità lavorativa possano essere messi nella condizione
di
ergersi a promotori di nuova vita, costituisca il fondamento di una
cultura della
vita e vogliamo farlo nell’ambito laico di chi aspira a promuovere una
politica
di cultura della vita confrontandosi von gli strumenti dello stato. Il
lavoro
domestico ha una valenza economica. Il lavoro domestico in Francia è
stato
stimato valere il 33% del PIL, del prodotto interno lordo. Quindi più di
un
terzo della ricchezza dello stato. Se è veramente così, riteniamo che
sia
corretto e opportuno riconoscere alle madri che scelgono di dedicarsi
alla
famiglia e alla casa, non il quoziente famigliare di cui si parla da
anni e
viene interpretato in modo diverso ma un vero e proprio stipendio».
Magdi Allam ha toccato anche tematiche internazionali, come l'emergeza
della Tunisia e della Siria: «L'Unione Europea ha purtroppo commesso un
errore grave voltando le spalle a dei regimi che erano considerati
amici, laici, moderati, un argine contro l'estremismo islamico ed ha
consentito a queste forze estremiste di partecipare alle elezioni ed il
risultato è che noi oggi assistiamo all'ascesa al potere di forze
estremiste islamiche che vedono le elezioni come la possibilità di
salire al potere per imporre la Shiari'a, la legge islamica»
Ascolta la puntata
Nessun commento:
Posta un commento