domenica 10 febbraio 2013

Magdi Allam presenta il suo programma politico


Magdi Cristiano Allam che in questi giorni è in tour per il tutto Veneto per presentare il suo programma,  in vista delle prossime elezioni politiche, è stato ospite anche nei nostri studi ed è stato intervistato da Luca Busson, presidente di Scienza e Vita di Rovigo. «Il tema della centralità della famiglia naturale rappresenta il pilastro su cui si fonda il programma politico di “Io amo l’Italia” perché è un valore non negoziabile che oggi dobbiamo salvaguardare unitamente alla sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale. Purtroppo viviamo in una Italia che è ai più bassi tassi di natalità in una Europa che in assoluto ha il più basso tasso di natalità al mondo quindi non si tratta soltanto di salvaguardare il valore non negoziabile che laicamente corrisponde a ciò che è l’essenza della nostra comune umanità, ma secondo ragione si tratta di porre fine ad un eccidio, suicidio demografico che da un lato ci fa perdere la consapevolezza di chi siamo e dall’altro, man mano ci fa perdere la nostra civiltà. Io amo l’Italia considera che il sostegno alla famiglia naturale, il sostegno alla maternità per incentivare la natalità, il sostegno ai giovani affinchè attraverso la stabilità lavorativa possano essere messi nella condizione di ergersi a promotori di nuova vita, costituisca il fondamento di una cultura della vita e vogliamo farlo nell’ambito laico di chi aspira a promuovere una politica di cultura della vita confrontandosi von gli strumenti dello stato. Il lavoro domestico ha una valenza economica. Il lavoro domestico in Francia è stato stimato valere il 33% del PIL, del prodotto interno lordo. Quindi più di un terzo della ricchezza dello stato. Se è veramente così, riteniamo che sia corretto e opportuno riconoscere alle madri che scelgono di dedicarsi alla famiglia e alla casa, non il quoziente famigliare di cui si parla da anni e viene interpretato in modo diverso ma un vero e proprio stipendio».  Magdi Allam ha toccato anche tematiche internazionali, come l'emergeza della Tunisia e della Siria: «L'Unione Europea ha purtroppo commesso un errore grave voltando le spalle a dei regimi che erano considerati amici, laici, moderati, un argine contro l'estremismo islamico ed ha consentito a queste forze estremiste di partecipare alle elezioni ed il risultato è che noi oggi assistiamo all'ascesa al potere di forze estremiste islamiche che vedono le elezioni come la possibilità di salire al potere per imporre la Shiari'a, la legge islamica»
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