domenica 10 febbraio 2013

Associazioni contro il femminicidio


Doppia intervista ma una sola tematica per la puntata di Radio Volontariato di febbraio. La prima parte della rubrica curata dal CSV di Rovigo e condotta da Francesco Casoni, ha come
ospiti Giacomo Gasparetto e Selene Arcuri della Rete Studenti di Rovigo. La Rete degli studenti che è un sindacato degli studenti ma che a Rovigo è anche un luogo di aggregazione molto forte, ha avviato la campagna “Mettici la faccia”, contro il femminicidio: «E’ una campagna – ha spiegato Giacomo - nata per portare l’attenzione sul problema dei femminicidio ed in particolare ci rivolgiamo ai giovani che in futuro saranno mariti e la campagna consiste nello scattarsi una foto da pubblicare poi su Facebook con un cartello davanti con scritto sopra “io ci metto la faccia”, e metterci la faccia è una manifestazione di impegno, di responsabilità». «La campagna sembra essere partita bene – ha spiegato Selene – con oltre 500 persone che già nel primo giorno si sono iscritte e più di 200 persone che hanno pubblicato la loro foto. Ora siamo ad oltre 4000 “mi piace” sulla pagina e più di 1100 persone che hanno inserito la loro foto, tra di loro ci sono tante persone comuni ma anche persone note, artisti e volti dello spettacolo».
Nel 2012 dai dati del Telefono Rosa, sono state 110 le donne uccise e la maggior parte di questi omicidi è avvenuto tra le mura domestiche e a compierli è spesso il partner o il convivente. Nella
seconda parte della trasmissione è ospite Donatella Traniello del CDP, Centro di Documentazione Polesano che in questo periodo organizza un ciclo di incontri settimanali dal titolo “Nove venerdì aspettando l’8 marzo”. «Sono ormai sei anni che organizziamo questo ciclo di incontri – ha detto la Traniello – e l’iniziativa è partita a gennaio. Cerchiamo di sviscerare un tema emergente e quest’anno abbiamo scelto il femminicidio. Abbiamo voluto cercare di vedere la violenza ed il rapporto che può avere la donna con la violenza, sia come violenza subita, abbiamo un po’ lasciato da parte lo stupro
per vedere invece certe ambiguità, nel mondo del lavoro per esempio la donna subisce la discriminazione ma nei posti di comando può essere anche artefice di violenza. Oppure per esempio quali sono le violenze sulle donne soffermandoci sulle vittime della violenza di mafia». Il programma dettagliato degli incontri è consultabile sul sito www.cdonlus.it

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