lunedì 5 febbraio 2018

L'Associazione Effatà, in aiuto alle persone senza fissa dimora

C’è una casa nel comune di Adria che è diversa da tutte le altre, non perché sia bella o brutta, nuova o datata, ma perché lì si porta avanti un progetto di solidarietà e integrazione. Si trova nella parrocchia di Carbonara e - grazie all’opera di alcuni volontari - è diventata un punto di riferimento per chi si trova in un momento di difficoltà. Per far conoscere questo progetto e l’associazione che se ne prende cura, “Radio Volontariato” dà voce a Roberto Naldini ed Andrea Finessi, alle loro attività quotidiane e ai risultati che sono riusciti ad ottenere con il loro impegno.


 L’associazione Effatà si è costituita nel 2013 dall’iniziativa di alcune persone della parrocchia - tra cui l’ex parroco don Giuseppe – e in collaborazione con la Caritas e il Circolo Acli Carbonara, per portare un aiuto concreto a persone senza dimora del territorio. Una rete di solidarietà come mezzo per combattere la solitudine e l’isolamento di chi si è trovato in difficoltà ed ha perso la propria casa, a prescindere dalla cittadinanza o dall’età, persone italiane o straniere che grazie al progetto possono “riprendere fiato” e trovare una nuova strada. Una situazione temporanea, perché la comunità alloggio vuole essere una sorta di “ponte nella vita degli ospiti”, un sostegno momentaneo che però consenta di uscire da una situazione di disagio ed orienti l’individuo a nuove e più felici prospettive. “I problemi nel territorio ci sono.

Occorre aprire gli occhi, scoprendo che ci sono persone che vivono ai margini e non si vediamo spesso perché non pensiamo di potercene fare carico”. La comunità un luogo familiare, dove gli ospiti condividono gli spazi e le “faccende domestiche”, portando un po’ di loro stessi e della loro cultura tra le mura della casa, attuando quell’integrazione quotidiana, fatta di piccoli gesti e gentilezze che hanno ispirato l’opera dell’associazione. Certo, come in ogni famiglia ogni tanto c’è qualche tensione “Soprattutto in cucina” racconta Roberto Naldini, volontario dell’associazione, che dedica parte del suo tempo ad instaurare a far sentire gli ospiti come a casa. “E’ un’esperienza positiva, perché ci consente di incontrare persone diverse da noi, con altre abitudini e altre culture”. Tra gli ospiti della comunità, ce n’è anche uno a quattro zampe.

“Non sarebbe consentito ospitare animali nella casa, ma un nostro ospite lo ha trovato randagio e lo abbiamo tenuto con noi”. Un amico a quattro zampe dal passato non troppo diverso da quello degli ospiti della casa e che oggi è diventato molto importante per uno di loro, tanto da esserne inseparabile. “Effatà” è una realtà in cui ciascuno può contribuire ad aiutare, come meglio può, chi si trova in difficoltà. “Un’esperienza di dialogo per costruire una realtà di condivisione e integrazione, che può essere migliorata con l’aiuto di ciascuno, nuovi volontari che dedichino qualche ora del loro tempo quando possono per far crescere la grande famiglia Effatà”. Chi volesse informazioni, può contattare il numero 342.6255113 o scrivere a effata.adria@gmail.com

a cura di  Nicole Elefanti

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