che riguardano tutta la Diocesi di Adria-Rovigo, ma anche per conservarne le origini, la storia. Vi trovano spazio infatti oltre alla radio anche la Biblioteca, l'Archivio e la sede del settimanale "La Settimana".Nella prima parte della puntata il discorso si orienta sulla realtà radiofonica. Era il 1982 quando la radio della diocesi, per volontà del Vescovo mons. Giovanni Sartori e per la caparbietà di don Bruno si affacciava sull'etere ed una antenna da 500 Watt collocata sui colli Euganei mandava i primi segnali. Da allora di strada ne è stata compiuta parecchia e di voci alla radio ne sono passate tante. Onda tra le onde, la radio è nata sull'onda delle radio libere che ha caratterizzato la seconda metà degli anni '70 e la prima metà degli anni '80. Prima che la Legge Mammì mettesse in ordine le frequenze. Ha resistito nel tempo grazie ai tanti volontari che si sono prestati e che hanno prestato la loro voce, la loro passione e la loro professionalità a queste antenne. «Abbiamo scelto di intitolare la radio a Padre Kolbe perché oltre ad essere il Santo di Auschwitz, quindi il Santo che rappresenta il secolo del '900 con la prigionia ed il martirio nel campo di concentramento è stato anche testimone di un altro aspetto del secolo passato ovvero l'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione perchè nel 1936 fece nascere a Niepokalanow la prima radio privata proprio con lo scopo di diffondere il Vangelo».
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