Rivedere il Manifesto Futurista di Tommaso Marinetti, è la
proposta che sta portando avanti il maestro Giuseppe Pietroni, poeta e saggista
polesano, che è ospite questa settimana della rubrica “Ponte Radio”. L’idea è
spiegata nel volumetto dal titolo: “Il neo futurismo la fonte universale -
dal mito alla verità”. Il Futurismo nel corso del XX secolo ha influito non solo
sulle arti e sulla cultura in generale ma anche su tutto il nostro modo di
vivere.
Quindi penso che questo movimento debba essere rivisto per avere una
più riequilibrata e giusta valutazione del progresso – ha spiegato Pietroni –
perché oggi in effetti abbiamo visto che se il futurismo ha portato ad una
ventata di innovazione e di sviluppo ma anche conseguenze che ancora oggi
influiscono e sono alla base di tanti problemi come l’economia, la finanza.
La
base del futurismo era la velocità, la produttività, il dover correre, il dover
fare, ma tante volte senza meditare sulle scelte che si facevano, oggi invece
abbiamo bisogno di una pausa di riflessione, per riconcepire il modello di
sviluppo, il modello di vita, le arti, il futuro la scienza. Ecco perché ha
sostitiotop alla parola velocità, la parola ritmo che mi sembra più
appropiata». Il testo avrebbe dovuto essere prensetanto a Ferrara il 25 maggio
alla biblioteca ariostea di Ferrara, ma si sono verificati purtroppo degli
spiacevoli atti vandalici che hanno decretato la chiusura della stessa
biblioteca.
E’ successo proprio nel giorno in cui si presentava questo mio
lavoro, che invita alla riscoperta della civiltà e del rispetto dell’uomo».
Come ha spiegato lo stesso autore, il saggio era stato inizialmente pubblicato
all’interno dell’Enciclopedia Universale Palatina edita dall’Associazione
Culturale Symposiacus e che raccoglie tutto lo scibile che influenzerà il modo
di vivere nei prossimi decenni.
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