lunedì 18 novembre 2013

L'importanza degli screening per prevenire i tumori



Nella puntata di Arab Rovigo in onda questa settimana è ospite Anna Stomeo dirigente medico che si occupa della programmazione e della valutazione degli screening oncologici per l’Ulss 18. Secondo le statistiche una donna su otto contrae il tumore al seno per questo la prevenzione è la prima medicina ed è quindi fondamentale fare conoscere  a ogni cittadino come riconoscere e come curare e soprattutto affrontare il difficile percorso che ogni patologia impone al paziente. Dounia e Valentina hanno quindi voluto fare una puntata per comunicare alle donne italiane e alle donne di origini marocchine, che sono magari meno informate come sottoporsi agli screening oncologici. «Prevenzione vuol dire fare qualcosa in grado di diagnosticare la malattia prima che si manifesti - ha detto la Stomeo - lo screening è proprio l’intervento che permette fare una diagnosi precoce anche al fine di riconoscere eventualmente il tumore quando è all’inizio, quindi adottando un intervento meno invasivo. Il test di screening viene condotto su una popolazione apparentemente sana.

Di tutta la popolazione si individua la fascia di popolazione più a rischio di quella patologia oncologica, per esempio per il tumore al seno la fascia che va dai 50 ai 69 anni, per il tumore della cervice uterina la fascia di età è più ampia a va da 25 ai 64 anni e per il tumore del colon retto che interessa sia uomini che donne abbiamo una fascia di età che va dai 50 ai 69 anni. E’ importante dire che il test di screening deve essere sensibile, quindi capace di individuare le persone malate ma anche individuare precisamente quelle persone che sono sane. E deve essere un test di facile esecuzione perché se è difficile da fare, potrebbe essere motivo di rifiuto da parte delle persone. La diagnosi viene fatta perché esistono delle cure efficaci e questi screening danno risultati importanti perché vediamo una riduzione della mortalità per i primi tumori che sono stati individuati che sono quelli della mammella e per la cervice uterina e abbiamo anche una diminuzione dei nuovi casi di tumore, perché è possibile individuare le lesioni preneoplastiche che potrebbero diventare tumori veri e propri».  Alle donne che ricadono in queste fasce di età ricevono una lettera che le invita a presentarsi nel caso di una mammografia, ad effettuare una radiologia che viene eseguita presso gli ospedali di Trecenta, Rovigo o Santa Maria Maddalena, in base al comune di residenza. L’appuntamento è fissato ma può essere spostato telefonando ad un numero specifico. Le attrezzature sono di ultima generazione e quindi molto precise. Le radiografie vengono lette da due radiologi per dare maggiore sicurezza. Se anche uno solo dei due ritiene che ci siano sospetti la persone viene richiamata per ulteriori accertamenti che sono anch’essi gratuiti.



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