E’ stato ospite nei nostri studi, a Ponte Radio, il maestro
di musica, Carlo Barbierato, molto noto e stimato in tutto il Polesine, ma non
solo, per via dei suoi Concerti d’organo, sempre piacevoli da ascoltare.
Abbiamo così avuto modo di conoscerlo meglio, di conoscere come è nata la sua
passione per l’organo ed abbiamo anche avuto occasione di presentare una
rassegna “Estate organistica” che si terrà a Santa Maria in Punta, frazione di
Ariano nel Polesine durante il mese di luglio.
«Ho iniziato a suonare nell’ autunno del 1972 – racconta
Barbierato – perché la mia povera mamma che suonava e che è morta a gennaio di
quell’anno, aveva espresso questa volontà, che io suonassi il pianoforte,
quando ha visto che le sarebbe rimasto poco da vivere mi disse: tu in autunno
inizierai a suonare. E così ho fatto, poi mi piaceva molto e sono stato molto
contento di farlo.
Ho iniziato a suonare il pianoforte, però tutte le volte che
andavo alla messa a Polesella, il mio paese, speravo sempre di vedere l’allora
organista che era il Cavalier Ottavio Mazzetti, padre di Adriano Mazzetti, per
tanti anni direttore dell’Accademia dei concordi, speravo sempre di vederlo
andare su per la scaletta e di sentire partire il motore dell’organo che era un
motore di quei tempi, quindi rumoroso come un trattore. La mia gioia era
proprio quella di sentire Ottavio suonare l’organo alla fine della messa. Io
facevo pianoforte ma con il sogno di fare organo. Nel 1976 don Licio Boldrin
che era il mio insegnante di religione, mi propose di andare a suonare
l’armonium a Frassinelle nella sua parrocchia e nel 1977 mons. Tarcisio Pigozzo
che era allora parroco a Polesella mi ha detto: ma se suoni in un’altra
parrocchia perché non suoni anche qua? E così nel ’77 ho iniziato a suonare a
Polesella dove suono tuttora e dove dirigo anche il coro, prestando però
servizio anche ad Occhiobello e a Pescara di Ferrara, vicino a Francolino» . Ha
quindi raccontato come è nata la sua collaborazione con la parrocchia di Santa
Maria in Punta:: «Tanti anni fa quando la chiesa era in restauro mons. Claudio
Gatti che allora era parroco a Baruchella e con don Settimo Malin allora
parroco a Lusia, mi proposero di andare a vedere i resti dell’organo di Santa
Maria in Punta dove era parroco don Alfonso Bologna. Mi ricordo che venne con
noi anche don Tiziano Crepaldi allora arciprete di Ariano e don Alfonso mi
chiedeva cosa fare perché il suo sogno sarebbe stato quello di metterlo a
posto. Fortunatamente abbiamo trovato il supporto della Fondazione Cariparo,
che decisero di restaurarlo ma solamente a condizione che poi fosse stato
valorizzato. Così accettammo. I restauri ebbero termine nel 2002, inserimmo
delle date a Santa Maria in Punta nelle due rassegne di primavera ed autunno e
poi ci venne l’idea di fare qualcosa in più e di istituire l’Estete
organistica». Il primo concerto di quest’anno è in programma il 6 luglio, poi
il 13, il 20 e il 27 luglio. Il maestro Barbierato si esibirà in quest’ultimo
concerto assieme al maestro Aldo Ferrantini, flautista dell’orchestra della
Rai, collega di Barbierato al conservatorio di Campobasso. Tutti i concerti
sono ad ingresso gratuito e iniziano alle 21.15.
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