Ilaria Paparella, giovane assessore del comune di Villadose
e candidata alle recenti elezioni politiche nelle file del Pdl è stata ospite,
nei giorni scorsi della nostra rubrica Ponte Radio. Ilaria si è prima di tutto presentata ai nostri radio
ascoltatori: «Sono assessore alla cultura, istruzione e alla comunicazione del
comune di Villadose, ho 29 anni e mi sono laureata in economia alla Università
Ca’ Foscari di Venezia, poi ho lavorato per un po’ alla Venice International
University. Sono stata per un periodo a Praga per lavorare per un periodo di
tempo per la Camera di Commercio Italo-Ceca e poi ho deciso di provare a
prendere in mano l’azienda di famiglia che si occupa di giardinaggio e di
florovivaismo. Nel 2010 mi è capitato, un po’ per caso e un po’ per passione di
essere eletta come consigliera a Villadose e poi di essere nominata assessore.
Oltre a quello sono membro della commissione istruzione Anci nazionale e da
poco faccio parte del consiglio provinciale dei giovani della Coldiretti anche
per la vicinanza con il lavoro della azienda di famiglia.
«A fare sì che mi avvicinassi alla politica è stata soprattutto la voglia di mettermi in gioco per fare qualcosa
di buono per il mio paese. Non ho avuto altri grandi pensieri, vedevo qualcosa
che non andava ed ho pensato che qualche forza giovane potesse essere di aiuto.
Sono stata eletta da una lista civica appoggiata esternamente dal Pdl e dalla
Lega, ho scelto il centro destra perché comunque mi riconosco in un elettorato
che ha forti i valori del lavoro, dell’imprenditoria e del tentativo di
svilupparsi e che crede nella libera capacità imprenditoriale soprattutto dei
giovani. Poi nelle ultime elezioni mi è capitato di fare l’esperienza con i
gruppi del Pdl regionale, formati in prevalenza da giovani con tanta voglia di
fare e che mi hanno invitato a fare questa opportunità. Il cambiamento non è
solo una prerogativa dei partiti neonati ma è qualcosa invece che può
migliorare e modificare anche nei partiti di vecchia data dove c’è sicuramente
qualcosa da cambiare da migliorare ma dove non tutto è da buttare, anche per l’impegno
che ci hanno messo le persone venute prima di noi e che credo sia legittimo
riconoscere. Che ci sia bisogno di rinnovamento sono d’accordo e questa spinta,
questa volontà di mettersi in gioco è stata sicuramente positiva, ma sono un po’
dubbiosa su questo bisogno di fare polemica, sui modi tante volte villani sulla
mancanza di umiltà». Abbiamo chiesto a Ilaria quali esigenze si trova ad
affrontare, quotidianamente nella sua attività di assessore: «fare il sindaco o
l’assessore oggi, è veramente difficile e tante volte i cittadini non hanno
idea di quanto i comuni siano vessati, quanto il potere sia sempre meno
politico e sempre di più tecnico»
Nessun commento:
Posta un commento