Lo scorso 23 marzo a Costa di Rovigo siè tenuto un convegno nel quale hanno
portato la loro testimonianza due parlamentari, Elisabetta Gardini del Pdl e
Simonetta Rubinato del Pd. Per parlare di questaconvegno ma anche per parlare della sua esperienza personale,è stata ospite nei nostri studi Chiara
Boaretto, anche lei giovane donna impegnata in politica, assessore ai Servizi
Sociali del Comune di Costa di Rovigo e candidata alla Camera alle recenti
elezioni politiche.Chiara si è
prima di tutto presentata ai radioascoltatori: «sono nata a Rovigo e vivo da
sempre a Costa di Rovigo con i miei genitori, sono laureata in sociologia
all’Università degli studi di Padova, e attualmente faccio parte di
quel’esercito di giovani precari o alla ricerca di lavoro che si barcamenano
tra qualche lavoretto saltuario e gli impegni amministrativi che ormai ho da
diverso tempo.Infatti mi sono
impegnata in politica nel 2009 quando sono stata eletta consigliere e subito mi
hanno dato la delega alle Pari Opportunità. Ho iniziato a collaborare con
l’allora assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità e ho iniziato a
collaborare con il comitato intercomunale per le pari opportunità che comprende
Costa di Rovigo, Arquà Polesine, Villamarzana e Frassinelle Polesine. Nel settembre
del 2011 sono stata nominata assessore ai servizi sociali e pari opportunità.
Quindi un impegno maggiore e che richiede una maggiore conoscenza del proprio
comune. Parallelamente è proseguito anche l’impegno più strettamente politico,
mi sono iscritta infatti al Partito Democratico e sono vice coordinatrice del
circolo di Costa di Rovigo. A gennaio del 2012 sono stata eletta portavoce
provinciale delle donne democratiche». Le abbiamo chiesto quali sono le
problematiche che si trova ad affrontare, avendo un referato anche importante e
ancor più se rapportato all’attuale periodo che stiamo vivendo: «si il periodo
purtroppo non è dei più semplici e avere anche l’assessorato ai servizi sociali
rende il percorso ancora più in salita, perché le domande che le persone fanno
sono più o meno le stesse, la domanda di un posto di lavoro, la domanda di
risorse economiche non solo per le singole persone ma anche per le famiglie,
quindi la richiesta di sussidi o di aiuti non solo economici. Io credo però che
questo momento possa essere superato se c’è la volontà di lavorare insieme ed
in sinergia, cittadini ed amministratori e soprattutto se da parte degli
amministratori c’è la disponibilità di mettersi all’ascolto, certo quello che
possiamo fare oggi con tutte le difficoltà che hanno i comuni dal punto di
vista economico è limitato perché le risorse sono poche. Con l’entrata in
vigore del patto di stabilità anche per i comuni che superano i mille abitanti,
quindi anche Costa, siamo ancora più imbrigliati nella macchina amministrativa.
Tant’è che sembriamo più degli amministratori di condominio e non degli
amministratori veri e propri amministratori che possono dare le linee di
indirizzo politico, avere progetti o voglia di fare per la comunità, perché come
dicevo le risorse sono limitate. Recuperiamo a questa mancanza cercando di
metterci all’ascolto delle esigenze dei nostri cittadini».
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