Erano appena sei i soci fondatori che, nel 2003, hanno fatto nascere l’associazione. “Siamo
partiti con 30 euro e poi abbiamo chiesto aiuto alla popolazione di Gaiba. Da lì siamo riusciti a mettere in piedi la macchina organizzativa e alcuni mesi dopo ad acquistare il nostro primo mezzo”.
Oggi l’associazione conta oltre sessanta volontari soccorritori, due ambulanze, un’auto medica e un pulmino. “Siamo partiti dal nulla ed è stata una sfida che, mi sembra di dire, è andata bene”, racconta. Dopo quindici anni, continua, la passione dei primi giorni è ancora viva, nonostante molti cambiamenti e naturalmente qualche difficoltà lungo il percorso.
“Siamo tutti volontari, ognuno di noi dà all’associazione il tempo che ha a disposizione – spiega -. Ciascuno poi può scegliere tra vari percorsi, tra cui l’autista soccorritore, il soccorritore in ambulanza, l’autista di auto medica per il trasporto di sangue o l’autista per il trasporto sociale”. In questi anni i volontari della Croce Blu sono stati anche presenti nei campi per gli sfollati dei terremoti, ad esempio in centro Italia ed Emilia.
Per iniziare serve però un percorso di formazione e poi di tirocinio pratico per poter operare in questo ambito: il 13 dicembre l’associazione presenterà alle 21.00 nella sede di via Sabbioni a Gaiba il nuovo corso, che partirà in gennaio e insegnerà in dieci lezioni le nozioni teoriche e le tecniche pratiche di soccorso.
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