mercoledì 2 aprile 2014

La nostra bellissima esperienza di servizio civile



Il servizio civile regionale è nuovamente al centro di Radio Volontariato. Nella puntata in onda nella prima metà di aprile, conosciamo Nicola, Sara e Matteo, tre volontari in servizio civile in tre associazioni che offrono servizi di trasporto a persone non autosufficienti. Nicola Crimaco presta servizio dal maggio scorso alla Croce Azzurra di Bergantino, che opera con ambulanze e taxi ambulanze nel territorio altopolesano. “Accompagno persone anziane a fare visite mediche oppure trasportiamo verso l’ospedale persone allettate con l’ambulanza dell’associazione. Inoltre mi occupo della promozione della Croce Azzurra e delle sue attività”. L’associazione Volontariato Barbara di Occhiobello ha invece accolto Sara Pavanello. Qui, oltre a svolgere servizi con i mezzi di trasporto dell’associazione, si occupa di attività amministrative e contabilità. “Sto studiando economia, perciò questa esperienza mi sarà utile anche per avere una prima esperienza nell’ambito per cui mi preparo a lavorare”. Matteo Casarin, infine, è in servizio all’associazione Blu Soccorso di Lusia. “Oltre ai trasporti, presidiamo manifestazioni sportive e altre iniziative, mettendoci a disposizione come soccorritori”. Per fare servizio in un ambito tanto delicato, non è necessaria tuttavia una formazione specifica: “Siamo stati formati con corsi appositi sul primo soccorso, utili anche per future esperienze lavorative”. Al termine dell’anno di servizio, dice Matteo, “credo di avere imparato ad imparare da altri, a fare gruppo e lavorare con altre persone, tutti requisiti che preparano a futuri ambienti di lavoro. Il bello è che l’ho fatto divertendomi”. Per Nicola, il servizio civile ha completato la sua formazione: “Studio per diventare psicologo. Mi mancava un’esperienza come questa, in cui i servizi richiedono anche di relazionari con persone che soffrono o con i loro familiari”. Dopo dieci mesi di servizio, Sara è ancora carica di entusiasmo: “Continuerò anche dopo la fine dell’anno di servizio civile. Se potessi, farei di questo il lavoro della mia vita”.







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