martedì 18 febbraio 2014

Volontari con spirito francescano per servire i poveri


“L’identità francescana: un servizio al povero oggi”. Si intitolano così gli incontri che avranno luogo a partire dal 21 febbraio al seminario dei Padri Cappuccini di Rovigo. Per presentare e per spiegare le motivazioni di questi incontri sono stati ospiti nella rubrica Ponte Radio, Padre Gianluigi Pasquale, docente di teologia presso la Pontifica Università Lateranense di Roma e Fra Mario Manfrin, direttore della mensa dei frati cappuccini di Rovigo. E proprio dal servizio della mensa è partita la nostra intervista radiofonica: «L’essere frati vuol dire accogliere l’altro come si presenta – ha detto fra Mario – alle 11.30 ogni giorno apriamo la mensa e non stiamo a domandare chi è una persona che si presenta alla porta, se ha i documenti o se è credente o meno. Si apre la porta e si fa entrare. Gli si offre un pasto caldo ogni giorno, anche alla domenica, anche a Natale ed il primo dell’anno. Da quando sono venuto io ad ottobre i poveri che si presentavano erano dai 25 ai 30 al giorno adesso sono arrivati ad un numero che varia tra i 40 e i 45. Questo perché come nelle altre città c’è il problema della crisi». E’ un servizio che si basa sul volontariato di molte persone: «Abbiamo circa una quarantina di volontari che fanno il servizio nella nostra mensa, mentre le cuoche non sono volontarie. Abbiamo poi un servizio di docce al sabato dalle 9 alle 12. Abbiamo un gruppo di volontarie che puliscono la chiesa ed ogni 15 giorni la distribuzione del cibo, nel senso che abbiamo delle persone del comune di Rovigo che vengono a chiederci un sostentamento, verdura, pasta, olio, zucchero. Ecco a loro chiediamo uno Stato di Famiglia perché vogliamo sapere a chi diamo la spesa». La mensa va avanti perché ogni giorno arrivano risorse: «abbiamo persone che ci portano tutto, dal cibo alle scarpe, poi abbiamo un frate che è da 45 anni a Rovigo e che è molto conosciuto, padre Arcangelo che ha una vocazione speciale, perché passa di casa in casa a raccogliere ciò che viene offerto». Padre Gianluigi ha scritto un libro sulla realtà delle mense che si intitola “Spezzare il pane con Francesco”: «Un titolo che prende spunto da una frase del Vangelo dove Gesù dice ai suoi discepoli: “date voi stessi da mangiare”. Come diceva Fra Mario San Francesco in primis hanno seguito questa tradizione di condividere il cibo di cui noi siamo latori, perché lo riceviamo anche noi. Attorno ai monasteri una volta c’erano tre tradizioni: quella della preghiera, quella della cultura, ogni monastero era una fucina di cultura, e la terza era appunto quella di spezzare il pane con i poveri. Francesco aveva capito che negli occhi dei poveri brilla la luce meravigliosa di Gesù». Gli incontri sono stati pensati proprio perché come dice Padre Gianluigi: «l’arte dello spezzare il pane viene trasmessa per osmosi dai frati ai volontari noi non potremmo fare nulla senza i volontari però i volontari devono essere formati continuamente. Sono conferenze aperte ai volontari ma anche a coloro che possono essere interessati perché abbiamo l’intento di rispondere a tanti interrogativi che albergano nel cuore dell’uomo». Le date degli incontri che saranno a cadenza mensile e ad ingresso libero sono: venerdì 21 febbraio alle ore 21.00 presso il convento dei Frati Cappuccini, il secondo si terrà venerdì 21 marzo, il terzo martedì 29 aprile, venerdì 23 maggio e domenica 8 giugno alle ore 18 con anche una messa conclusiva.




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