martedì 3 dicembre 2013

Nollywood..sì abbiamo scritto bene! E' il cinema nigeriano


Non è Hollywood e forse anche per questo l’hanno chiamata Nollywood. Non ha gli attori, i capitali, la storia del cinema americano. Ma in quanto ad entusiasmo non li bette nessuno. Nollywood è infatti la casa di produzione della Nigeria e la Nigeria è il secondo paesa al mondo per numero di film prodotti. Per fare conoscere il cinema Nigeriano agli ascoltatori di Radio Kolbe, Nicole e Sophie, promotrici dell’iniziativa, sono venute in radio a “Per un pugno di film”, la scorsa settimana. Per fare conoscere il cinema Nigeriano ai rodigini, hanno organizzato un rassegna senza titolo di film africani. A dire il vero non sono molti. Hanno fatto un cartone animato made in Sudafrica intitolato Zambezia, già mandato sugli schermi del teatro don Bosco domenica scorsa, ed un altro film in prima visione italiana che sarà proiettato sabato 7 dicembre alle 17.30 e che ha come titolo “The Champion Sportsman” di Azubuike Erinugha.

 Fra l’altro il regista sarà presente venerdì sera nella sala senior di via Bonatti per spiegare proprio cos’è Nollywood e sabato mattina alle 10.00 nella sala consiliare della Provincia per incontrare gli studenti. “Se c’è una data di inizio del cinema nigeriano – ha detto Sophie – questa potrebbe essere il 1992, quando si registrò un grande successo del film “Living in Bondage”, e poi con l’avvento del digitale che ha abbassato i costi di produzione, si è cominciato a produrre tantissimi film. Finalmente si è cominciato ad avere un cinema fatto dagli africani per gli africani. C’è stato un film africano su pellicola ma è sempre stato fatto sempre in collaborazione con gli europei ed erano film che avevano sempre una agenda politica, che miravano a cambiare il modo di vedere l’africa. Questi film invece sono di tipo popolare, sono commedie, horror, film di svago e non solo di tipo politico e sociale». Un’altra caratteristica è che i film in Nigeria non sono girati in studi cinematografici ma vengono realizzate in alberghi, case private, uffici della Nigeria». Il film racconta la vicenda di Okoro un emigrante nigeriano piuttosto atipico, arriva in Germania con un passaporto appartenente ad un’altra persona. Non ha la minima idea di chi sia l’uomo di cui ha preso l’identità fino a quando i suoi iniziali tentativi di far soldi velocemente vanno a cozzare con la realtà: lo scontro con un’altra cultura e modi di vita diversi, problemi di lingua, razzismo, che portano a disavventure socio-economiche, politiche, legali.







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