martedì 3 dicembre 2013

I servizi del Patronato Inca Cgil spiegati da Morena Rizzi


Arab Rovigo ospita Morena Rizzi, direttrice degli uffici del patronato Inca (Istituto nazionale confederale di assistenza) della Cgil di Badia Polesine. Dounia e Valentina hanno trattato con lei le tematiche riguardanti i diritti della pensione e della disoccupazione. «La Cgil è la confederazione italiana dei lavoratori – ha spiegato Morena – ci occupiamo di tutte le tematiche inerenti il lavoro, la previdenza e l’assistenza. Noi come patronato ci focalizziamo sulla tutela dei diritti individuali che sono le disoccupazioni, le pensioni di qualsiasi natura, le invalidità civili gli assegni familiari, rinnovo dei permessi di soggiorno per gli stranieri e poi all’interno della Cgil ci sono tantissimi altri servizi, c’è uno sportello per gli inquilini, uno per il mobbing, un servizio vertenze per chi vanta crediti nei confronti dei datori di lavoro e ci sono tutte le categorie appartenenti ai vari settori lavorativi». 
Valentina ha chiesto quali sono le domande più frequenti che gli utenti fanno: «Abbiamo domande che riguardano tutte le problematiche della vita di una persona dalle richieste degli assegni di maternità per le donne disoccupate, sia per italiani che stranieri, la ricerca di lavoro, la ricerca di assistenza per le persone ammalate in casa, la richiesta di invalidità civile, i calcoli delle pensioni. Diciamo che a volte si rivolgono a noi per fare una richiesta banale e poi dipende da chi sta dall’altra parte delle scrivania, cioè noi, capire quali sono i bisogni e le possibili prospettive in base alla situazione di quella persona. Adesso con la crisi economica, a farla da padrone è la questione della disoccupazione e di altri tipi di assistenza a livello economico perché hanno una necessità di avere un orientamento perché vogliono magari consigli per rientrare nel mondo del lavoro». Dounia ha chiesto come si fa a presentare domanda per ottenere l’assegno di disoccupazione: «Già da più di un anno l’Inps ha informatizzato tutti i servizi, quindi il cittadino deve recarsi ad un patronato, che verificherà i suoi requisiti e se l’utente avrà diritto al sussidio presenterà la domanda gratuitamente». Quindi ha specificato meglio quali sono i diritti necessari per avere diritto al sussidio di disoccupazione: «la disoccupazione è una prestazione previdenziale che viene erogata dall’Inps a chi ha terminato a seguito di licenziamento o per la fine di un rapporto a tempo determinato, però deve essere stato un rapporto di lavoro subordinato. Quindi nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro non per dimissioni ma perché viene licenziato dall’azienda, se ci sono i requisiti, può essere richiesta questa indennità che varia a seconda del periodo di lavoro che si è svolto prima, del settore perché per esempio i requisiti del lavoratore agricolo sono completamente diverse rispetto agli altri settori. E quindi un lavoratore che gli sia scaduto il contratto a tempo determinato e che abbia lavorato almeno per un anno anche non nello stesso posto e che abbia versato contributi per due anni prima della data di presentazione della domanda può avere diritto alla famosa ASpI che è una indennità che viene pagata al 70% della retribuzione per un periodo massimo di 240 giornate e successivamente, se il licenziamento è avvenuto per crisi aziendale può accedere alla mobilità in deroga che è un prolungamento della disoccupazione che viene pagato dalla Regione sempre tramite l’Inps e sempre su domanda».






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