Radio Volontariato per il mese di luglio propone l’intervista alla giovane volontaria Giada Previato che collabora con Anteas. Anzitutto Giada si è presentata agli ascoltatori di Radio Kolbe: «Ho 25 anni e sono laureata in scienze politiche, indirizzo Assistente Sociale a Bologna. Ho fatto poi l’esame di stato per avere l’abilitazione. Poi come tirocinio ed esperienza formativa personale ho deciso di prestare servizio presso la struttura Iras di San Bortolo, nel reparto centrale. Sono stata affiancata in questo dalla mia responsabile. Una volta terminato il tirocinio ed avendo quindi conosciuto il mondo degli anziani, mi sentivo coinvolta e motivata a continuare con questa associazione che si occupa di anziani, avendo l’obiettivo di portare diverse attività per gli anziani.
Tra le attività che l’associazione svolge all’interno della struttura, c’è quella del gruppo di lettura, fatta con la psicologa e l’educatrice e poi disegno, tombola e musico terapia. Poi svolge attività di trasporto per le persone non autosufficienti».
La decisione di dedicarsi all’ambito sociale per Giada è nata un po’ casualmente: «Fin da piccola avevo la fissa di diventare maestra, ma non avevo superato il test di ingresso ed ho visto questo corso di laurea per diventare Assistente Sociale e ho voluto provare. Ho visto che questo mondo mi piaceva e anche adesso mi appassiona. Non è una cosa che mi pesa assolutamente. È un interesse che non pensavo di avere».
Il passaggio dallo studio all’esperienza è stato bello ma anche un po’ traumatico: «Bello perché vedi che quello che hai studiato poi ti serve ma la realtà è molto più contorta e per fortuna ci sono i tirocini oppure il volontariato che ti mettono a contatto con la situazione reale, mettendoti di fronte all’anziano, al minorenne o ad altre figure professionali».
L’attività di Giada prosegue ancora adesso a supporto delle figure professionali che operano con gli anziani: «Il gruppo di lettura, - spiega Giada - prevede appunto la lettura dei giornali con la psicologa e che prevede anche poi una discussione sugli argomenti di cronaca. Anche la tombola è un modo per tenere allenata la loro mente. All’inizio vedendo questa ragazza giovane che giocava con loro non mi davano tanta confidenza, ma nel corso del tirocinio si è instaurato un bellissimo dialogo con loro».
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