sabato 9 dicembre 2017

Le ragazze di Rovigo? Giocano a Rugby!

Loro sono un gruppo di ragazze dolcissime ma in realtà giocano a rugby. Con tutti gli sport che ci sono?? Verrebbe da dire,  hanno scelto uno sport non proprio per "signorine". Uno potrebbe chiedersi perchè? Semplice: perchè sono di Rovigo. A spiegarci meglio però i motivi di questa scelta sono state loro stesse, durante la diretta di Polesine Coast to Coast di lunedì sera. Accompagnate dal loro preparatore  Alessandro Trivellato, sono intervenute Giulia Marzolla, capitana della seniores, Gaia Belloni, capitana dell'Unders 16, Agnese Sartori ed Emma
Sferazzo. «Il progetto è nato in primavera di quest'anno, - ha spiegato Trivellato - grazie alle tre giornate dedicate allo sport che abbiamo svolto all'Istituto Roccati di Rovigo,  dove abbiamo fatto conoscere il "rugby flag" (ovvero il rugby simulato con le fettuccine elastiche sui lati ) e da lì abbiamo organizzato delle partitelle a cui è seguito un torneo a giugno allo stadio Battaglini di Rovigo.
Poi a settembre abbiamo iniziato a mettere in piedi una squadra vera e propria. Così sono nate le "Ascare Rugby Rovigo Delta Ladies".  Dobbiamo ringraziare il Rugby Rovigo Delta ed in particolar modo il presidente Zambelli ed il responsabile del settore giovanile Salvan. Nel giro di poche settimane si sono iscritte 25 ragazze. Il progetto è suddiviso in varie età, 17 sono dell'under 16, sei fanno parte delle Senior. Per farle giocare tutte abbiamo creato una franchigia per le Senior con le squadre di Villadose,  Monselice, Este e una nuova realtà Falchi Berici che è in provincia di Vicenza. Nel Veneto ci sono una decina di squadre di rugby femminile».
«Ho deciso di giocare a rugby - dice Giulia - mio fratello e mio padre hanno sempre giocato, alla fine di ogni allenamento mi sento appagata, per me è un modo di esprimermi». Gaia Belloni è una veterana del rugby, avendo giocato per quattro anni a Badia: «ho iniziato a giocare perché il rugby per me è una tradizione di famiglia e mio papà ha giocato anche con la nazionale italiana».
«Il rugby dunque è uno sport per tutti e per tutte le ragazze, grandi, piccole, magre, non importa il fisico - ha detto Zanella - se qualche ragazza volesse aggregarsi al gruppo la aspettiamo il martedì sera alle 18.00 allo stadio Battaglini, anche solo per vedere l'allenamento».

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