Dare spazio all’attivismo dei giovani, stimolare i
territori, favorire il superamento dei pregiudizi sono alcuni degli obiettivi
del progetto “La differenza non è una sottrazione”, con cui l’associazione
Ramatnal ha realizzato un ciclo di laboratori tra Badia Polesine, San Bellino e
Rovigo.
Ai microfoni di Radio Volontariato, intervistati come sempre
da Francesco Casoni e Andrea Gardina, sono i protagonisti del progetto a
raccontarci quanto fatto finora e cosa succederà nei prossimi mesi.
I tre laboratori hanno trattato i temi dell’arte, della musica e dell’ambiente, coinvolgendo gruppi di giovani. Nelle prossime settimane, si prosegue con laboratori di nuovo sulla musica, sul teatro e la scrittura creativa.
I tre laboratori hanno trattato i temi dell’arte, della musica e dell’ambiente, coinvolgendo gruppi di giovani. Nelle prossime settimane, si prosegue con laboratori di nuovo sulla musica, sul teatro e la scrittura creativa.
L’intento è di arrivare a realizzare degli eventi nei
territori coinvolti, con la partecipazione attiva dei giovani che hanno preso
parte al percorso. “Il riscontro da parte della cittadinanza è stato
assolutamente positivo”, commenta Giulia Ranzani.
Significativa la presenza, specie a Rovigo, di un gruppo di
richiedenti asilo accolti in città: “Lo dice il titolo: la diversità è qualcosa
che aggiunge, non qualcosa che toglie. Ci impegniamo anche a sensibilizzare la
comunità su questo”.
E a proposito di questo, dice Giulia Callegari, “abbiamo
iniziato a lavorare proprio a partire dal titolo, forse senza averlo capito del
tutto. L’abbiamo compreso mano a mano che le attività prendevano forma”. Callò
Sidikiba è uno dei ragazzi stranieri che hanno preso parte al laboratorio
musicale. Cosa c’è di meglio della musica, per superare le differenze? “La
musica è internazionale, spazia nei paesi di tutto il mondo”.
Per scoprire il progetto, è possibile visitare anche la
pagina Facebook www.facebook.com/ViviSentiEsprimi
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