domenica 13 novembre 2016

La differenza non è una sottrazione


Dare spazio all’attivismo dei giovani, stimolare i territori, favorire il superamento dei pregiudizi sono alcuni degli obiettivi del progetto “La differenza non è una sottrazione”, con cui l’associazione Ramatnal ha realizzato un ciclo di laboratori tra Badia Polesine, San Bellino e Rovigo.
Ai microfoni di Radio Volontariato, intervistati come sempre da Francesco Casoni e Andrea Gardina, sono i protagonisti del progetto a raccontarci quanto fatto finora e cosa succederà nei prossimi mesi.
I tre laboratori hanno trattato i temi dell’arte, della musica e dell’ambiente, coinvolgendo gruppi di giovani. Nelle prossime settimane, si prosegue con laboratori di nuovo sulla musica, sul teatro e la scrittura creativa.
L’intento è di arrivare a realizzare degli eventi nei territori coinvolti, con la partecipazione attiva dei giovani che hanno preso parte al percorso. “Il riscontro da parte della cittadinanza è stato assolutamente positivo”, commenta Giulia Ranzani.
Significativa la presenza, specie a Rovigo, di un gruppo di richiedenti asilo accolti in città: “Lo dice il titolo: la diversità è qualcosa che aggiunge, non qualcosa che toglie. Ci impegniamo anche a sensibilizzare la comunità su questo”.
E a proposito di questo, dice Giulia Callegari, “abbiamo iniziato a lavorare proprio a partire dal titolo, forse senza averlo capito del tutto. L’abbiamo compreso mano a mano che le attività prendevano forma”. Callò Sidikiba è uno dei ragazzi stranieri che hanno preso parte al laboratorio musicale. Cosa c’è di meglio della musica, per superare le differenze? “La musica è internazionale, spazia nei paesi di tutto il mondo”.  

Per scoprire il progetto, è possibile visitare anche la pagina Facebook www.facebook.com/ViviSentiEsprimi

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