Il 26 settembre ha segnato l’inizio di una nuova rubrica, fortemente voluta dal sottoscritto Max e dal mio inseparabile compagno di radio Christian che ne ha ideato titolo e sigla. Nata da una costola della famosa Ponte Radio, speriamo vivamente possa diventare un appuntamento fisso di Radio Kolbe.
Nella puntata pilota di Area 51 ho avuto il piacere di poter descrivere ancora una volta, come accade ormai da qualche anno a questa parte, la mia stagione ciclistica iniziata a marzo in Versilia e terminata qualche settimana fa nelle Marche, stagione davvero lunga ed intensa con venti gran fondo disputate, e ricca di grandi soddisfazioni. Per il quinto anno consecutivo sono riuscito a conquistare lo scudetto del Prestigio, aggiungendo poi il circuito Zerowind, il Romagna challenge ed il campionato Acsi nel quale, pur retrocedendo dal terzo posto dell’anno scorso al sesto attuale, ho saputo distinguermi per la solita costanza e tenacia. I miglioramenti che sono riuscito ad ottenere si sono visti in particolare nella durissima Otztaler austriaca dove ho abbassato il tempo di percorrenza di 45 minuti, classificandomi al 1300° posto su 3500 partecipanti. Ma il 2016 lo porterò soprattutto nel cuore per il ritorno alle origini: in una stagione caratterizzata da così tante gare, ho saputo ritrovare lo vero spirito del mio correre in bici, senza ansie di cronometri e di piazzamenti. E così ho potuto godermi la gioia della mitica salita dello Stelvio, lungo quei 48 tornanti resi immortali dalle imprese di Fausto Coppi; ho visitato l’incantevole St. Moritz scalando in solitaria ben otto passi alpini e affiancando il mitico trenino del Bernina; ho ammirato la bellezza selvaggia offerta dal Gavia; ho vissuto due splendide giornate sulle colline forlivesi arrivando fino al valico del Fumaiolo e visitando così la foce del Tevere. Infine mi sono spinto fin giù nelle Marche, rimanendo affascinato dall’incantevole mare di Numana e dalla bellezza del paese di Recanati, reso famoso da Giacomo Leopardi. E’ stata una stagione meravigliosa, iniziata con qualche difficoltà ma conclusa alla grande, al di là di ogni più rosea aspettativa. Non posso quindi non nominare coloro che mi hanno supportato e tenuto compagnia in questo entusiasmante viaggio: il capitano Roberto Astolfi, il passistone Matteo Cominato, il sempre più sorprendente Nicola Raisi (tutti e tre prossimi gladiatori del Prestigio), l’inossidabile Lorenzo Zanirato, l’inarrivabile Giampaolo Moro, lo scalatore di razza Ciro Panico e l’indomabile Luca Tenan. A tutti voi rivolgo un grazie dal profondo del cuore con la speranza che le nostre strade si possano incrociare ancora per tanto tempo. Perché, come narra Claudio Baglioni nella canzone che conclude la prima puntata di Area 51...”non c’è mai fine al viaggio...”
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