Il percorso artistico di Gianluca Gulli a Villa Morosini
“L’arte non riproduce ciò che è visibile ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Questa frase del celebre pittore tedesco Eric Paul Klee, è stata presa come riferimento anche dall’artista polesano Gianluca Gulli che fino al 22 novembre espone le sue opere nella spledida “Villa Morosini” di Polesella. Si tratta della sua prima mostra personale, che ha come titolo (in) sensate esperienze e che racchiude le opere dai sui esordi, all’inizio degli anni 2000 fino ad oggi. Gianluca Gulli, classe 1973, nato a Rimini ma cresciuto a Rovigo, architetto di professione, ha iniziato a dedicarsi alla pittura da autodidatta. E’ stato ospite nei giorni scorsi nella rubrica Ponte Radio, per parlarci proprio di questa mostra, accompagnato da Valeria Tomasi che ha curato la parte promozionale e della comunicazione della esposizione. «Dipingere – spiega Gianluca ai radioascoltatori – è una passione innata che esercita in me un’attrazione particolare da sempre. Dipingere per me è come essere ad una seduta psicanalitica: ti fa buttare fuori quello che hai dentro, ti aiuta a trovare te stesso. E’ una ricerca interiore, una valvola di sfogo dell’anima. Una purificazione dello spirito. Un percorso, un viaggio che è meglio intraprendere per giungere presto a conoscersi. La mostra è accompagnata da un catalogo ben curato, sul quale si trova una intervista all’artista da parte di Lorenza Remondi. C’è poi una presentazione di Luciano Zerbinati, proprietario di Villa Morosini ed un intervento di Michele Ciolino. La mostra si concluderà appunto domenica prossima con un buffet che sarà offerto ai visitatori che avranno anche la possibilità di incontrare l’artista che li guiderà all’interno del suo personale percorso artistico.
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