La rubrica Ponte Radio accoglie questa settimana un gruppo di Giovani dell'Unitalsi che ha partecipato al Pellegrinaggio interdiocesano a Lourdes svoltosi dall''11 al 17 agosto scorsi. Sono stati ospiti in studio per raccontarci questa emozionante esperienza Roberto Pinato, Chiara Fonti, Cristina Ramazzina, Nicola Civiero, Dimitri Lazzarin e Bogdan Ferretti che ci ha anche aiutato a curare la regia della puntata.
Al pellegrinaggio oltre alla sottosezione Unitalsi di Rovigo hanno partecipato anche una sezione di Gorizia, quella di Trieste ed un gruppo proveniente dalla Slovenia e dalla Bulgaria.
Tra i partecipanti, il nostro Vescovo, mons. Lucio Soravito e tre sacerdoti della nostra diocesi: don Daniele Spadon, don Silvio Baccaro e Don Marino Zordan.
«E' stata una esperienza importante anche per il Gruppo giovani – ha detto Pinato – perchè abbiamo preparato da circa un anno questo pellegrinaggio. Siamo partiti il giorno 11 agosto da Rovigo con alcuni pullman ed abbiamo raggiunto la stazione dei treni di Padova da dove è partito il treno che arrivava da Trieste con circa 140 partecipanti tra persone disabili e personale di servizio. Già da lì abbiamo iniziato il servizio che è stato quello di caricamento dei bagagli che, per velocizzare i tempi, vengono passati attraverso il finestrino.
Poi una volta in treno i servizi sono diversi, dal servire i pasti alla pulizia dei bagni e corridoi poi alla sera bisogna occuparsi delle cuccette.
All'interno del treno c'era anche una cappella attrezzata dove, sia all'andata che al ritorno, abbiamo celebrato la Santa Messa. Un'altra parte importante del treno è la barellata dove ci sono persone che non riescono a spostarsi». In treno, grazie alla presenza dei nostri sacerdoti abbiamo svolto anche dei momenti di riflessione che hanno avuto come tema guida: “Solo chi sogna sa volare”. Una volta a Lourdes il gruppo giovani si è diviso in due: alcuni accompagnavano le persone disabili ai momenti di preghiera ed altri ragazzi hanno fatto servizio in refettorio. Tra loro anche Cristina che ha spiegato ai radioscoltatori come veniva svolto questo servizio: “Anche se era una lavoro abbastanza duro, perché avevamo circa una ottantina di persone da servire - ha detto Cristina - ci siamo divertiti molto». Nicola invece che era alla sua terza esperienza a Lourdes ed ha accompagnato un ragazzo in carrozzina.
Per tutti loro comunque è stata una esperienza unica che come ha detto Chiara non si può descrivere ma bisogna vivere di persona.
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