mercoledì 6 agosto 2014

L'Accademia dei Concordi deve riprendere l'attività


Fondata nel 1580. Nata dalla passione per la cultura, come "salotto letterario", a casa di un nobile rodigino, Giuseppe Campo, ha via via incrementato la sua attività, fondendosi in un tutt'uno con il Comune di Rovigo e diventando un servizio essenziale e sinonimo di cultura per la città di Rovigo.  
E' l'Accademia dei Concordi che nelle scorse settimane, tra lo sconcerto e lo sconforto generale ha interrotto la propria attività e rischia di non riprenderla mai più. 
La questione è stata ampiamente trattata e messa in risalto sulle cronache locali nelle scorse settimane amplificata anche tramite un "flash mob" organizzato in piazza Vittorio Emanuele II,  che ha visto un grande coinvolgimento di cittadini. Agitati, increduli, sconcertati e innervositi  dalla situazione che si è venuta a creare.
Un "Flash mob" con il quale la città ha voluto chiedere la ripresa dell'attività e manifestare la solidarietà al personale dipendente a richio di licenziamento. In sostanza il Comune non ha le risorse per ottemperare al pagamento degli stipendi. Sulla questione è tornato don Bruno nella sua rubrica "Ritratto d'autore", che nella puntata speciale in onda in questi giorni ripercorre, attraverso una sintesi scritta dall'avvocato Gianluigi Ceruti,  legale che sta seguendo il caso, e che scende alle origini del legame tra Comune di Rovigo ed Accademia dei Concordi.
Un legame che risale al cosiddetto contratto "Abate Gnocchi" del 1836 in cui Comune ed Accademia conferivano in comunione: il comune tutti i suoi libri, gli scaffali, i quadri acquistati dall'Abate Gnocchi, l'Accademia tutti i quadri acquistati dal nobile Nicolò Casilini e con la conseguenza di questa comunione derivò la comproprietà insolidaria, indivisibile perenne ed irrevocabile delle cose poste in comunione. Don Bruno ha concluso la puntata auspicando che vengano trovate le solozioni adeguate per superare questo problema perchè sarebbe veramente un peccato interrompere un servizio tanto prezioso per la nostra comunità.



Nessun commento:

Posta un commento