venerdì 20 settembre 2013

Abbiamo insegnato l'Hip hop ai bambini di Chernobyl



Sono stati ospiti della puntata di Radio Volontariato tre ragazzi, Michele, Efrem ed Andrea accompagnati da Annalisa, volontaria di Servizio Civile presso l’associazione Olga di Rovigo. Olga è una associazione di Rovigo ed ha anche una casa a Lendinara, che è l’ex scuola media, dove vengono ospitati bambini e ragazzi in vacanza terapeutica. Fa capo alla Fondazione nazionale, nata a Terni circa 20 anni fa, dopo il disastro della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina, avvenuto nel 1986. Alcuni anni dopo si sono attivati dei comitati in tutta Italia, uno di questi è proprio Olga. Dopo 27 anni ci sono dunque ancora bambini che vengono in vacanza in Italia, anche se sono diminuiti rispetto ad alcuni anni fa. I bambini quando arrivano in Italia sono ospitati dalle famiglie e nel nostro caso li abbiamo accolti appunto nella ex scuola media di Lendinara e a loro, quest’anno abbiamo insegnato un po’ di Hip Hop, grazie ai nostri tre giovani volontari che si sono messi a disposizione per un mese collaborando con gli altri volontari».



 I tre ragazzi hanno così spiegato la loro esperienza: «Ho sempre avuto la passione per il volontariato – spiega Michele – e così mi sono messo in cerca tramite il Csv ed ho trovato l’iniziativa “Giovani, scuola e volontariato” ed ho subito aderito. L’anno scorso ho provato presso la Protezione Civile e quest’anno invece ho coinvolto anche due miei amici, che come me sono ballerini ed assieme abbiamo insegnato Hip Hop ai bambini. Alla fine assieme a loro abbiamo anche organizzato un piccolo spettacolo conclusivo». Efrem è stato uno dei ragazzi coinvolti: «La mia passione per l’Hip Hop è nata dopo avere visto un animatore all’opera in un campo vacanze a Torino. Dopo avere visto la sua esibizione mi sono interessato e mi ha dato qualche suggerimento sui corsi da seguire. Il corso l’ho fatto al mio paese ed ho coinvolto anche Michele e Andrea». Insomma una animazione veramente originale quella a cui hanno avuto la possibilità di partecipare i ragazzi di Chernobyl. «Con loro siamo stati anche alla manifestazione “Polesine’s Got Talent” con il nome “Bielorus Boys” e siamo arrivati quarti conquistando il premio del Volontariato». Per i tre ragazzi alla fine fare volontariato è coinciso con il poter esprimere le proprie passioni, le proprie capacità, la propria arte. Dunque ci si può divertire anche facendo del volontariato oltre che a rendersi utili agli altri. Anche Annalisa si è divertita: «E’ stato bello accogliere i ragazzi, conoscere l’associazione da vicino, conoscere i bambini di Cernobyl e vedere il rapporto che hanno instaurato con i ragazzi volontari. Personalmente mi porto a casa un mese in cui mi sono divertita ma anche in cui ho avuto una occasione per crescere».







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