giovedì 12 settembre 2013

Il primo console marocchino del Triveneto


Nello scorso mese di luglio è stata organizzata dalla Società civile marocchina una grande festa di commiato dedicata al console uscente del Regno del Marocco nel Triveneto, M’hamed El Hilali per festeggiare la fine dei suoi cinque anni di mandato. 
Per parlare di questo evento e per ringraziare il Console la rubrica Arab Rovigo lo ha ospitato nei giorni scorsi nei nostri studi. Il Console è stato accompagnato per l’occasione da Moulay Zidane Amrani, anch’egli di origine marocchina, insegnante ed esperto d’arte. Dounia e Valentina, le due conduttrici del programma hanno rivolto al Console numerose domande.  Un mandato importante perché M’hamed El Hilali è stato il primo Console del Marocco nel Triveneto. Durante l’intervista Zidane ha chiesto le sue impressioni sui cinque anni trascorsi a Verona.  

M’hamed ha descritto l’importanza per la comunità marocchina, di poter contare su un consolato nel Triveneto, soprattutto per quanto riguarda le cose più pratiche quali la collocazione, la posizione strategica, che deve essere facilmente raggiungibile con la propria auto ed anche con i mezzi pubblici. Ha poi sottolineato l’aspetto innovativo del consolato del Triveneto perché organizzato in modo orizzontale e non piramidale, quindi non con una struttura statica ma con una struttura dinamica in modo da agevolare l’accesso dei cittadini di origine marocchina. Essere iscritti al Consolato ha detto M’hamed comporta parecchi vantaggi per l’ottenimento del passaporto, della Carta d’identità e di altri documenti.  
Zidane ha poi posto l’attenzione su un aspetto che riguarda i cittadini, le famiglie di origine marocchina che da tempo vivono in Italia e che sono perfettamente inseriti nella società civile ma che a causa della crisi economica che sta attanagliando il nostro paese, si vedono ora costretti molto dolorosamente a trasmigrare in altri paesi europei dove si pensa che la crisi si senta meno, ma soprattutto l’aspetto più drammatico di tutto questo riguarda coloro che sono stati costretti a rientrare in Marocco. 
A tal proposito Zidane ha chiesto se lo Stato marocchino ha predisposto qualche forma di sostegno, di aiuto per questi “immigrati di ritorno”. Il Console ha risposto che in Marocco esiste un Ministero preposto per i marocchini residenti all’estero ed un consiglio superiore che possono aiutarli.  
Valentina ha quindi chiesto al Console cosa ne pensa della istituzione della Giornata dedicata ai Marocchini nel mondo da parte del Re del Marocco Muhammad VI. Il Console ha risposto che questa giornata rappresenta il coronamento di un rapporto esistente tra la madre patria ed i marocchini residenti all’estero, Poi ha evidenziato che la cittadinanza marocchina è molto difficile da acquisire ma altrettanto difficile da perdere. Infine ha ricordato che nel 2011 c’è stata la riforma di una parte delle Costituzione marocchina, che è proprio la parte dedicata ai marocchini residenti all’estero ovvero il ben il 10% di tutta la popolazione del Marocco. 







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