venerdì 18 gennaio 2019

"Vivrò per sempre": il romanzo di Patrizia Ferrante a sostegno della Lilt

Anche leggendo un romanzo è possibile sostenere l’attività della Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori). Il ricavato delle vendite del libro “ Vivrò per sempre” di Patrizia Ferrante”, infatti sarà devoluto all’associazione di volontariato che anche a livello locale è attivissima per combattere una battaglia a favore di tutte le persone che sono colpite da questa malattia o che potrebbero esserlo.
Ad annunciarlo è stata la stessa scrittrice Patrizia Ferrante che è stata ospite della rubrica Ponte Radio, proprio per promuovere la sua bella
iniziativa, accompagnata dalla presidente della Lilt di Rovigo, Maria Iside Bruschi. Romanzo che si potrà conoscere meglio e acquistare martedì 29 gennaio alle ore 16.30 in Accademia dei concordi durante l’incontro pubblico dal titolo “ Il bene vince adagio, quando le passioni si incontrano creando armonia”. In apertura dell’appuntamento, i saluti del prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca. Seguiranno l’introduzione di Maria Iside Bruschi, Presidente della Lilt di Rovigo e l’intervento di Milena Gusella, responsabile del laboratorio di ricerca di Trecenta ed anche responsabile scientifica della Lilt.
Ci sarà quindi la presentazione del libro “Vivrò per sempre” a cura dell’autrice Patrizia Ferrante, il cui ricavato sarà devoluto alla Lilt. Ci sarà poi l’esibizione della Vox Harmonica, il coro ideato dalla Lilt a sostegno dei pazienti, familiari e del Benessere Organizzativo Aziendale, diretto da Sara Magon e composto da 43 elementi.
Seguirà l’esibizione del Soprano Jessica Rizzato, accompagnata al pianoforte da Simone Astolfi. Il libro di Patrizia Ferrante “Vivrò per sempre” è nato da una bellissima storia: «E’ la storia della mia mia vita, - ha affermato Patrizia - che è terminata con una grande eredità di sentimenti che mi ha costretto a continuare, soprattutto tramite la ricerca, perchè mio marito nella malattia ci credeva ed era la sua speranza di vita. Per cui io quando ho scritto il libro ho sempre detto che quello che avrei ricavato lo avrei donato alla ricerca ma non sapevo bene in che forma. Adesso, dopo avere toccato con mano la realtà della Lilt, ho capito anche che valeva la pena di essere la destinataria del ricavato del mio libro»

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