“Il vivere odierno – si legge nell'articolo - sembra caratterizzato da una enorme agitazione simile a quella di Marta di Betania, con l'aggravante che in questo vivere, scosso dalle onde e mode culturali non c'è neppure Gesù ospite della casa che richiama all'importanza dell'ascolto della Parola. Ecco allora che Maria di Nazaret ci viene in aiuto ed è lei a riproporci l'essenzialità di tale ascolto”.
L'attuale situazione culturale è complessa, la cultura occidentale si è imposta in tutto il mondo con le sue contraddizioni ed ombre. Nel 1946 Papa Pio XII diceva che “il peccato del secolo è la perdita del senso del peccato”, una frase ripresa anche da Papa Giovanni Paolo II nell'esortazione apostolica “Riconciliazione e Penitenza” del 1984.
Maria che accetta di accogliere il Verbo incarnato ed anche la densità del messaggio di Gesù, pur nella sua difficoltà di comprensione, ancora più di tutti i profeti dell'antico testamento, vive il contatto tra l'umano e il Divino. Maria accetta e vive direttamente tutte le difficoltà della sua scelta iniziale. E' lei dunque il modello, non statico, come una statua, ma dinamico che il Cristiano deve seguire.
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Maria che accetta di accogliere il Verbo incarnato ed anche la densità del messaggio di Gesù, pur nella sua difficoltà di comprensione, ancora più di tutti i profeti dell'antico testamento, vive il contatto tra l'umano e il Divino. Maria accetta e vive direttamente tutte le difficoltà della sua scelta iniziale. E' lei dunque il modello, non statico, come una statua, ma dinamico che il Cristiano deve seguire.
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