Il giovane Bakarì Konè proveniente dalla Costa d'Avorio, è ospite in una famiglia della nostra provincia, e in questa casa c'è una vecchia macchina da cucire, non più utilizzata dai proprietari. Appena la vede, chiede se funziona ancora e se può utilizzarla per cucirsi delle cose
personali. A quel punto tutti scoprono la sua abilità nell'utilizzare la macchina e nel creare capolavori di stoffa. «Ci siamo resi conto che Bakarì ha una mano d'oro e una enorme creatività - ha spiegato Francesca - nell'ambito delle attività di accoglienza abbiamo avuto tanti altri ragazzi che sapevano cucire ma non avevano le sue qualità e la sua passione».
Ha preso così vita il progetto Assirì che in lingua "dioula" significa "nodo". E' un progetto di sartoria "eco-etica" perchè come ha spiegato Francesca: «la nostra essendo una cooperativa sociale ha una attenzione particolare sull'equo compenso sull'applicazione del contratto collettivo nazionale e perché tutti i guadagni vengono reinvestiti in attività sociali. In questo senso è etica ma è anche ecologica, perchè nella realizzazione di questo progetto abbiamo avuto particolare attenzione all'ambiente. Parte delle stoffe utilizzate sono stoffe di recupero di negozi o sartorie inoltre abbiamo realizzato dei dischetti struccanti lavabili». Alcune stoffe invece provengono direttamente dall'Africa e recentemente Giulia, che fa parte della stessa cooperativa, è stata in Gambia dove ha acquistato delle stoffe da utilizzare per le prossime creazioni».
Sul sito della cooperativa Di tutti i colori si può consultare un catalogo con tutti gli abiti ed accessori realizzati dal giovane sarto ed è disponibile un modulo d'acquisto.
Per promuovere il progetto Assirì è stata realizzata una pagina Facebook ed è stato attivato anche un account Instagram.
Ascolta la puntata:
Qui sotto Bakarì Konè il giovane sarto del progetto Assirì, durante il lavoro.
Qui sotto Francesca De Luca e Roberto Giannese:
Qui sotto il video dell'intervista in radio:
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