sabato 13 febbraio 2016

Aldo Rondina ripercorre la storia della nostra diocesi



Inizia la prossima settima su Radio Kolbe una nuova rubrica curata dallo storico locale Aldo Rondina. Con lui in studio ci sarà anche il direttore Don Bruno.  La rubrica sarà un viaggio alla scoperta delle origini della Chiesa di Adria-Rovigo e della diffusione del cristianesimo nel nostro territorio.
Nella prima puntata, Rondina inizia la sua spiegazione partendo dalle origini del Cristianesimo, che nel primo secolo dopo Cristo, si sviluppò in particolar modo nella città di Antiochia, nell'attuale Turchia e che a quei tempi era considerata la terza città del mondo, per grandezza ed importanza, dopo Roma ed Alessandria.
Come spiega Rondina, verso il 34 d.C. ci fu una migrazione di Cristiani da Gerusalemme ad Antiochia, (dove fra l'altro, i discepoli per la prima volta vennero chiamati Cristiani). E' in questo luogo - afferma lo storico polesano - che la Chiesa si apre alle genti. Antiochia è una città dove si svolgono anche importanti scambi commerciali.
In quegli anni  Italia si affacciava sul mare la città di Adria, con il suo porto. Adria allora era un importante "Polis" romana, influente al punto da dare il suo nome a tutto il mare Adriatico che fino a quel tempo si era chiamato Ionio.
Il porto di Adria era utilizzato dai Romani per i loro viaggi in mare e per i commerci, ma questo porto perse di importanza con la successiva creazione del porto di Classe (Ravenna) ed anche a causa del progressivo interramento.
Il Cristianesimo in Italia è quasi sicuramente arrivato via mare più che per le vie terrestri. Quindi da quello che si deduce è che il nostro territorio ha avuto un rapporto molto stretto con l'inizio del Cristianesimo. A differenza delle altre diocesi del Veneto, che hanno un maggiore influsso dalla chiesa di Aquileia, gli storici sono convinti che la nostra diocesi abbia avuto i suoi maggiori influssi e legami con la chiesa di Ravenna. Il legame con questa città infatti risaliva già al tempo degli Etruschi che avevano creato in quel tempo delle vie di collegamento, con dei canali che permettevano spostamenti da nord a sud e che si possono ancora vedere dai rilievi effettuati con la tecnica della fotogrammetria aerea.

Ascolta la puntata




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