martedì 4 novembre 2014

Antonioli presenta a Ritratto d'autore il suo libro su Germani


Ospite della puntata di “Ritratto d'autore”, di questa settimana è Gabriele Antonioli di Ceneselli. Antonioli è bancario di professione ma è giornalista e scrittore per passione, collabora infatti anche con il nostro settimanale e soprattutto è un appassionato di storia locale. Ha dato un prezioso contributo per riscoprie la figura di un suo illustre concittadino, Giuseppe Mario Germani, attraverso il suo volume intitolta proprio “Giuseppe Mario Germani, una sacrificata per l'amico Giacomo Matteotti”. Ad intervistarlo per noi è Milena Furini. «La storia di Giuseppe Mario Germani – ha detto Antonioli – inizia a Ceneselli nel 1896, lui stesso era amante di questa terra, l'ha sentita sempre sua nonostante abbia dovuto lasciarla, per vicissitudini famigliari, quando era ancora giovane, per trasferirsi a Padova. Ha avuto una esistenza disseminata di difficoltà ed innumerevoli prove che ha superato usando le sole armi del pensiero, della parola e della mitezza, infatti mi piace definirlo un “resistente mite”. Un uomo che ha lottato contro tutto e contro tutti». Il libro edito dalla Minelliana è già stato presentato in Archivio di stato e venerdì scorso proprio in Comune a Ceneselli. A novembre poi sono in programma altre presentazioni, precisamente il 12 novembre alla libreria Minerva di Trieste, città dove Mario Germani è deceduto ed il 14 novembre a Fiesso Umbertiano. 
Nel corso dell'intervista Antonioli ha ripercorso le tappe salienti della vita di Germani: «Orfano di padre dall'età di sei mesi, ha partecipato da volontario alla Grande Guerra dove è stato ferito ed è stato decorato un paio di volte, tornato a Padova ha ripreso gli studi universitari. 
Ed è proprio a Padova che ha conosciuto la persona che gli ha cambiato la vita: Giacomo Matteotti. Germani è attratto dal magnetismo che caratterizza il politico socialista ne condivide gli ideali e si schiera al suo fianco contro il dilagante terrore fascista. Una scelta che trasformerà in una via crucis la sua vita. Germani viene coinvolto nell'attentato a Matteotti e ne affronterà le conseguenze, anche sul piano fisico. Si trasferisce a Trieste città natale della moglie e lì entra in contatto con Rossi e diventa un diffusore della stampa antifascista. Nel 1931 c'è un'altra data che cambia la vita del giovane medico che nel frattempo si è sposato ed è diventato padre. La madre di Matteotti, Elisabetta Garzarolo gli chiede un aiuto, una volta che lei fosse deceduta, per fare espatrirare la vedova ed i figli del deputato assassinato. Lui farà il possibile per esaudire questo desiderio. Però qualcosa andrà storto e Germani verrà arrestato». 
 Insomma è una storia veramente interessante, di amicizia, di lotta, di valori quella di questo cittadino polesano che grazie ad Antonioli , che ha compiuto una ricerca durata tre anni, abbiamo la possibilità di conoscere.
Ascolta la puntata: 







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