Nella puntata di Arab Rovigo in
onda in questi giorni è ospite l’assessore ai Servizi Sociali e alla famiglia
della Provincia di Rovigo Marinella Mantovani, che è stata intervistata da
Dounia con il supporto di Federico Amal, al suo esordio come conduttore
radiofonico. La prima domanda rivolta all’assessore è stata la richiesta di
illustrare la situazione della famiglia nel territorio polesano:«Quando sono
diventata assessore ai servirsi sociali ho voluto aggiungere anche specifica di
assessore alla famiglia, perché la famiglia è l’istituzione fondamentale
attorno al quale ruota tutta la società – ha detto Marinella Mantovani – è il
pilastro della nostra società In questo momento la famiglia è in grosse
difficoltà perché si trova a rispondere a domande che derivano dalla situazione
di crisi e deve fare in conti con una carenza di risorse e non riesce ad essere
alimentata dalla società». Federico Amal ha chiesto all’assessore cosa pensa
del Quoziente di Parma e se è attuabile anche in Polesine: «si tratta di uno
strumento applicato in quella città e che molti hanno voluto attuare, anche noi
a Rovigo abbiamo avuto ospite il Comune di Parma perché venisse a spiegare cosa
hanno fatto. In pratica loro oltre all’Isee hanno applicato una serie di
adattamenti che tengono conto di una situazione economica, dei bambini, del
numero di persone anziane all’interno della famiglia, elementi che permettono
di fotografare esattamente la situazione della famiglia in modo da attuare poi
le tariffe a seconda della situazione reale. E’ una esperienza importante che
tutti i comuni specie in un momento di crisi come questo, dovrebbero adottare».
Hanno poi parlato delle risorse che servirebbero per le famiglie: «la famiglia
ha una risorsa interna che le permette di autoalimentarsi, molte volte però le
famiglie si chiudono e perdono l’occasione delle risorse come la solidarietà
tra famiglie, adesso si sta ritrovando la solidarietà di vicinato, la
solidarietà tra famiglie. Ho visto che ci sono anche iniziative nate proprio
per favorire la solidarietà di strada. Nei momenti di crisi tutti riscoprono il
sociale, il mondo del volontariato che in questo momento sta diventato qualcosa
di essenziale». Secondo la Mantovani è mancata una programmazione famigliare
per tantissimi anni: «solo nel 2011 si è pensato di attuare un piano nazionale
per la famiglia ma c’è un problema che non è da poco ovvero che è stata una
legge non finanziata. Quindi abbiamo tante belle parole ma le risorse
economiche non ci sono». La Provincia di Rovigo è caratterizzata da una forte
denatalità ed un tasso elevato di vecchiaia: «che ci tiene nella media
nazionale sono le nascite dei figli di cittadini di origine straniera. Un’altra
caratteristica della famiglia
nella provincia di Rovigo è che abbiamo tante famiglie sole, il 28% delle
famiglie in provincia è caratterizzato da un solo componente e di questo 28%,
il 45% è una persona anziana con oltre 65 anni. Siamo anche la provincia che a
livello Veneto ha il più alto tasso di separazioni».
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