C’è chi viaggia percorrendo il Polesine in lungo ed in largo e c’è chi viaggia percorrendo il mondo dall’alto al basso.
In ogni caso a guidarli è una grande motivazione. Lo si scopre nel corso di un’altra interessante puntata di Polesine Coast to Coast.
Si parte con lo sketch di Salvatore Binatti e Roberto Pizzoli, che fingono di fare quello che effettivamente fanno ogni domenica, ormai da molti anni, a Delta Radio: un collegamento dallo studio con un inviato su un campo di calcio.
Solo che questa volta si collegano con un “campo” particolare, quello di Polesine Coast to coast dove Thomas, Alberto e Chiara riservano loro un'accoglienza da stadio.
Salvatore racconta quindi, nel corso della puntata come è nato il progetto “Calcio Tour”: «Quest’anno la nostra rubrica Domenica Sport compie 25 anni – ha detto Salvatore – i primi anni il conduttore della trasmissione era il carissimo amico Riccardo Travaglia ed io mi occupavo di seguire i risultati dai campi di Serie A. In quegli anni era obbligatorio informare sulla serie A perchè tutte le partite si giocavano alla domenica e gli appassionati erano costantemente collegati alla radiolina. Adesso invece le partite si giocano in orari diversi... Una volta che Riccardo ha dovuto lasciare la conduzione del programma ho preso in mano io la trasmissione ed ancora la conduco. Però ad un certo punto mi sono detto: nomino tutte le domeniche le squadre di calcio ed i giocatori ma sono tutte persone che non conosco direttamente. Quindi ho pensato che il modo migliore per conoscerli fosse prendere la borsa e le scarpe ed andare a giocare con loro. Questo mi sta dando modo di scoprire in modo più approfondito la realtà polesana».
Il secondo ospite della puntata è Alessandro Milan, un giovane che invece non gira il Polesine ma il mondo intero: «Ho iniziato a viaggiare nel 2010, perchè avevo fatto domanda per svolgere un servizio di volontariato a Quito in Ecuador, ma nel frattempo trovai lavoro qui in Italia e dovetti rinunciare. Però con i primi soldi che guadagnai intrapresi il viaggio per andare a visitare quel posto. Andai assieme ad un amico che invece voleva vedere il Perù. Così visitammo entrambi i paesi. E lui fra l’altro l’ultimo giorno passato a Lima, incontrò la ragazza che poi è diventata sua moglie».
Dal 2010 Alessandro ha viaggiato in tantissimi luoghi, è stato in Laos ed in Tibet: «Sono viaggi “Zaino in spalla” - ha detto Alessandro – senza regole né mete precise da visitare, senza luoghi in cui dormire, rappresentano il massimo della libertà, sono molto emozionanti, mettono a dura prova la tua capacità di adattamento e di organizzazione e caricano di adrenalina».
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