Durante il Festival Biblico sarà
possibile visitare la Biblioteca del Seminario ed inoltre verrà allestita una
mostra dal titolo: “La Bibbia nelle stampe e nei libri della biblioteca del
seminario”. Nazzareno Lucchin e Luciana di Radio Voce nel Deserto, a quetso
proposito intervistano questa settimana, Adriano Mazzetti, consulente tecnico della Biblioteca del
Seminario. «E’ una mostra che ci coinvolge molto - ha detto Mazzetti – perché ci
siamo accorti che abbiamo una enorme quantità di libri che parlano della
Bibbia: commenti, studi, che risalgono al ‘500 – ‘600. La mostra sarà su
pannelli che poi potranno dare vita ad un itinerario e saranno a disposizione delle
parrocchie». Durante l’intervista si ripercorsa la storia della Biblioteca.
«La biblioteca del Seminario ha una lunga storia – ha detto
Mazzetti – è sempre stata nel cuore della città, accanto e dentro al seminario.
A partire da quando c’è stato l’allontanamento del Seminario però, dal centro
cittadino, con la nuova sede in viale Tre martiri, questo rapporto tre la
biblioteca e la città è diminuito. Fino ad allora era stato un punto di
riferimento non solo per i preti ma anche per gli studiosi. Si è trovata ancora
più isolata nel momento in cui il seminario è tornato nel centro della città,
mentre la biblioteca è rimasta nell’attuale sede della Cittadella
Sociosanitaria (che era diventata caserma della Guardia di Finanza n.d.r). Fino
a quando con don Bernardino Merlo, la biblioteca ritornò in centro, alcuni anni
fa, nella sede dell’ex scuola Angelo Custode. Ora la stiamo sistemando. E’ una
biblioteca consistente con i suoi 130 mila opere, alcune delle quali di grande
valore storico e bibliografico perché i sacerdoti che hanno seguito la biblioteca
in passato, hanno sempre curato la raccolta di opere valide soprattutto dal
punto di vista ecclesiastico, teologico e quindi oggi ci troviamo con una
consistente raccolta libraria che deve servire ai sacerdoti, ai seminaristi ma
anche alla città, soprattutto a chi studia in quest’epoca in cui l’approccio
con il libro e con le biblioteche sta cambiando. Siamo attenti a svolgere un
ruolo complementare alle altre biblioteche della città, siamo legati in modo
particolare all’Accademia dei Concordi che svolge un ruolo importante però la
biblioteca del Seminario è da sempre specializzata su alcuni temi come la
Storia della Chiesa, la Bibbia, la storia locale. Quindi è inutile che
l’Accademia investa dei soldi per questi settori perché la Biblioteca del Seminario
è qualificata. Ed ancora ci sono molte opere che riguardano il dibattito
filosofico di fine ‘800 sul positivismo, sulla questione sociale, sul mondo del
lavoro che ha visto la città di Rovigo con il seminario e mons. Sichirollo in
prima linea in un dibattito con testimonianze valide. Non ci sono solo opere
religiose ma anche di letteratura, e poi bisogna pensare che il seminario
nell’800 aveva un gabinetto scientifico e quindi ci sono opere che riguardano
la scienza e la tecnica ma diciamo che la prevalenza è di tipo teologico
filosofico».
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