Per molti giovani sono una prima esperienza per mettersi
alla prova fuori di casa, sperimentarsi in un contesto di impegno attivo e
convivere per alcuni giorni con coetanei di altri paesi. Ogni anno i campi di
volontariato estivi coinvolgono migliaia di giovani in tutta Italia.
A parlarne ai microfoni di “Radio Volontariato” è Ilaria
Boldrin di Legambiente, una delle principali organizzazioni che promuovono
queste esperienze di volontariato “estemporaneo” nel periodo estivo. I campi di
volontariato estivo sono molto più di una “vacanza solidale”: consentono di
conoscere altri giovani di tutto il mondo e mettersi alla prova in progetti per
le comunità locali. “Essenzialmente il campo di volontariato è un’esperienza di
volontariato della durata di 10 o 15 giorni, in cui un gruppo di ragazzi si
incontra e svolge delle attività utili, nel nostro caso in ambito ambientale e
di sensibilizzazione”, spiega Ilaria.
Esistono tanti tipi di campi estivi, da quelli classici per
i giovani a quelli per le famiglie, i bambini, gli over 50. I campi si svolgono
sia in Italia che all’estero. Il programma di Legambiente, disponibile sul sito
www.legambiente.it, prevede attività in
località di mare e di montagna, città d’arte e piccoli borghi. In Veneto si
svolgeranno campi all’isola della Certosa a Venezia, nel trevigiano e nel
bellunese.
Circa due anni fa, Ilaria ha seguito a Rovigo un campo molto
particolare, rivolto ad adulti over 50: “Si trattava di un campo
internazionale, con adulti provenienti da diversi paesi, realizzato in
collaborazione con l’Auser – racconta – Hanno svolto attività di pulizia del
verde in città, nel parco di Casa Serena, ai giardini delle torri, oltre a
visite ed escursioni in zona e nelle città vicine”. Un’esperienza completamente
nuova e diversa, rispetto ai campi con i ragazzi: “Gestire un campo con adulti
è più facile: sono persone più consapevoli di ciò a cui andranno incontro e con
più esperienza, rispetto ai più giovani”.
Perché un giovane dovrebbe scegliere di trascorrere un paio
di settimane in un campo di volontariato? “Domanda difficile, ci sono tante
motivazioni, ma direi principalmente per fare un’esperienza utile per se
stessi, oltre che per una comunità, perché il campo è un contesto in cui
mettersi alla prova, confrontarsi con se stessi e con gli altri”.
La puntata è condotta da Francesco Casoni del Centro di
servizio per il volontariato di Rovigo. Sarà in onda per tutta la seconda metà
di aprile.
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