lunedì 21 aprile 2014

Alberto Giurioli: "le mie emozioni diventano musica"



Ospite ad ArabRovigo, questa settimana è Alberto Giurioli, giovane musicista e compositore, originario di Badia Polesine. Alberto ha iniziato a suonare a quattro anni e nel 2010 ha realizzato il suo primo album “Ali”. Ha al suo attivo collaborazioni di livello internazionale con artisti come Criss Elliott che è arrangiatore di Adele, One Direction ed Amy Winehouse. Intervistato da Dounia e Federico, ci ha spiegato come è nata la sua passione per la musica, in particolare per il pianoforte. «A dire il vero sono stato un po’ spinto da mio papà a suonare, perché aveva visto che il mio vicino di casa suonava le tastiere. Mi ha mandato alla scuola di musica di Badia Polesine. All’inizio mi sono trovato un po’ spaesato, perché bisogna capire ed apprendere l’arte specialmente quando si ha un primo approccio con lo strumento musciale , si ha dolore alle mani, subentra il desiderio di mollare. Tuttavia ho sempre tenuto duro e sono riuscito a superare anche i momenti di crisi. Con il tempo ho visto che potevo esprimere le mie emozioni attraverso il pianoforte. Ho voluto creare qualcosa di mio, non solo suonare quello che era stato composto dagli altri» I suoi punti di riferimento sono autori di colonne sonore come Ennio Morricone, che lui stima tantissimo: «E’ un genio della musica – dice Alberto – adoro le colonne sonore dei film perché hanno un tipo di sonorità che mi piace molto. Mi piace ascoltare le varie parti dell’orchestra che giocano tra loro con il botta e risposta. Mi affascina molto. Poi naturalmente sono un giovane e vengo da una formazione blues, ho suonato pop, rock e metal. Ascolto molto metal». Quando gli chiedono da dove trae ispirazione per la sua musica risponde: «traggo ispirazione prevalentemente dalla vita quotidiana, dai momenti allegri e da quelli tristi, e poi dai viaggi che faccio. L’anno scorso sono stato diverse volte in Inghilterra, ho vissuto là per un mese e mezzo ed ho potuto capire un po’ meglio la cultura di quel paese». Quando gli chiedono che consigli darebbe ad un giovane che vuole dedicarsi alla musica risponde tra l’ironico e l’impegnato: «anzitutto gli consiglio di ascoltare il mio disco e poi di crederci e di non mollare mai, perché sognare è bello e tante volte i sogni diventano realtà».




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