Due esperienze di volontariato diverse ma per la stessa
associazione. Le ospiti della puntata di Radio Volontariato per il mese di
novembre sono Giulia Rociola e Marina Puyol che prestano servizio presso l'Arcisolidarietà di Rovigo. «Arcisolidarietà
– ha detto Giulia – è una associazione che si occupa di persone senza fissa
dimora e anche di persone che sono arrivate in Italia a seguito dell’emergenza
nord-Africa. Ha un asilo notturno a cui le persone che si trovano in difficoltà
economica ma anche di relazione, difficoltà affettive, possono rivolgersi. Possono trovare
ospitalità dalle ore 20 (durante il periodo invernale e dalle 21 nel periodo
estivo) e possono rimare per la notte fino alle 7 della mattina, orario in cui
noi volontarie andiamo per preparare le colazioni».
Giulia consiglia questa esperienza anche ad altre persone:
«Certo, io sto parlando tanto anche con gli amici perché voglio combattere
queste barriere che ci fanno considerare la persona senza fissa dimora come una
persona alla quale bisogna solo dare, una persona inferiore a noi. Anzitutto
non ci sono solo immigrati ma ci sono anche italiani, quindi uomini che hanno
un grosso bagaglio culturale con cui puoi anche parlare di temi attuali e
questo rende ancora più difficile la loro situazione perché sono consapevoli di
ciò che hanno perso e della strada che dovranno percorre. Una cosa a cui loro
manca tantissimo per esempio e che diamo per scontata è quella di avere un loro
bagno. Tutti noi invece abbiamo un luogo che ci aspetta».
Il 13 novembre alle 18.00 presso il CSV si farà un incontro
con i giovani per presentare un progetto di volontariato di Arcisolidarietà:«Proponiamo
questo percorso ai giovani perché pensiamo che entrando in relazione con gli
altri, specialmente con chi ha bisogno, li faccia crescere».
Marina invece è arrivata dalla Spagna proprio per fare
volontariato in Italia: «Ho finito i miei studi di Interazione Sociale in
Spagna e mi sono specializzata nell’aiuto di persone senza fissa dimora.
Purtroppo in Spagna non ci sono molte opportunità di esperienza di lavoro,
neanche come volontariato. Ho trovato questo progetto a Rovigo ed ho visto che
c’è una bella esperienza per uscire dalla Spagna e conoscere altre maniere di
lavorare. Sono arrivata a giugno. Il volontariato, in Italia, premettendo che
ho visto solo la mia associazione, rispetto alla Spagna si distingue per il
fatto che in Spagna i servizi ai senza fissa dimora sono affidati specialmente
a professionisti mentre in Italia sono gestiti da associazioni di volontariato».
Di positivo a Rovigo secondo Marina: «c’è il fatto che essendo
una piccola città, con tante strutture per aiutare le persone senza fissa
dimora. Ed essere una città piccola permette di conoscere tutti e creare una
buona rete di lavoro e di aiutare meglio le persone».
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