giovedì 31 gennaio 2019

Il viaggio di Alice tra virtuale e reale alla ricerca del benessere

Si chiama Viaggio Frequenziale Molecolare. Sembra un nome difficile e complicato, ma in realtà è un gioco. Un gioco che ci aiuta a stare bene con noi stessi. Nasce dall’esperienza di Alice Bertocco, psciologa che ha sperimentato personalmente questo strumento per affrontare la vita, il nostro quotidiano,  con una buona dose di serenità interiore.
E’ stata ospite a Ponte Radio, per illustrarci la sua idea che è anche diventata un libro, un saggio che la descrive e dove ci sono anche le positive esperienze di chi ha già provato a
mettersi in viaggio. «Due attività motorie come correre o camminare – spiega Alice – sono al centro di questo gioco per l’espansione della coscienza che passa attraverso una ricalibrazione di tipo frequenziale moleocolare del nostro corpo. Il gioco consiste nello scegliere una città che ci piacerebbe visitare, ad esempio io ho scelto Ginevra. Una volta scelta la città dobbiamo creare una pagina su un social network, come Facebook o Instagram o altri ancora, dedicata alla nostra esperienza di Viaggio Frequenziale Molecolare. E poi inizieremo il nostro viaggio che consiste nel camminare o correre quotidianamente, quando ne abbiamo voglia, immaginando di raggiungere la città che abbiamo scelto come meta, ma lo faremo camminando quando ne abbiamo voglia, quando ci sentiamo di farlo nel corso della nostra giornata o della nostra settimana. La distanza che ci separa da Ginevra è di 555 km, ed un po’ alla volta la distanza verrà coperta. Durante il viaggio, scatteremo fotografie, scriveremo pensieri sulla nostra pagina di diario digitale». Alice ci ha spiegato come è nata questa sua idea che sta contagiando tantissime persone non solo in Italia ma anche all’estero. Il suo libro infatti grazie alla collaborazione di Samantha Dentello, sta per essere tradotto in lingua inglese e diffuso in Australia. «Io ho cominciato a viaggiare in questo modo - spiega Alice - per una esigenza specifica: nel 2007 desideravo compiere il cammino di Santiago de Compostela si trattava di un percorso di 800 km e sembrava richiedere un allenamento specifico e naturalmente del tempo da mettere a completa disposizione del viaggio. Nel corso degli anni avevo rimandato continuamente questa attività per una serie di vicissitudini. Un giorno alla fine del 2014 decisi che avrei compiuto il cammino dove ero e come ero. Ed è nata questa esperienza».

Ascolta la puntata:


Qui sotto altre foto dell'intervista condotta da Roberto Giannese:



Qui sotto la copertina del libro di Alice Bertocco: 




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