domenica 21 ottobre 2018

Con Lino Segantin presentiamo il nuovo numero de Il Ventaglio Novanta

C’è chi li ha collezionati tutti. Dal primo all’ultimo, vale a dire il numero 57 quello uscito a giugno e che il direttore Lino Segantin è venuto a presentarci in radio. Più che una rivista un vero e proprio volume di 180 pagine per portarci a spasso per il Polesine, tra storia, cultura, arte,tradizioni, paesaggi, leggende ed iniziative. Il "Ventaglio novanta" in uscita ogni sei mesi, sorprende sempre il lettore, ed anche questo numero è pieno colmo di notizie, informazioni e curiosità.
In particolare in questa uscita si racconta la
mostra dedicata all’Egitto che è stata esposta a Palazzo Ronacale dal 14 aprile al 1 luglio e che tra i principali reperti egizi facenti parte della collezione Valsé Pantellini ha proposto anche due mummie egizie (probabilmente madre e figlio) restaurate dalle mani esperti di Cinzia Oliva.
Si passa poi a parlare della mostra dedicata all’arte del ‘900 esposta alla Villa Morosini di Polesella. Un altro articolo è dedicato alla Villa Anconetta di Loreo, da poco restaurata e resa accessibile al pubblico. L’edificio è risalente al XVI secolo e molto probabilmente progettata dall’architetto Veronese Giovanni Maria Falconetto, precursore del Palladio.
Tra le escursioni proposte ai lettori, c’è invece un percorso proposto da Raffaele Peretto nella zona di Gavello, forse poco frequentata dai Polesani ma ricca di importanza storica. Un articolo di approfondimento è dedicato poi alla soppressione dei numerosi monasteri che si trovavano nella nostra provincia. Si parla poi, grazie ad un articolo di Carlo Piombo, del tombamento del fiume Adigetto che attraversava il centro di Rovigo. Lo storico fiessese Marco Chinaglia porta all’attenzione del lettore il talento artistico del pittore Carlo Bononi autore fra l’altro dalla splendida pala raffigurante l’Adorazione dei magi nella chiesa parrocchiale di Trecenta. Chi fosse interessato all’acquisto della rivista, può rivolgersi alla sede di Tursimo & Cultura, presso la “Torre mozza” di Rovigo.

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