sabato 28 giugno 2014

Il Ventaglio ci porta alla scoperta del Polesine


Da Venticinque anni il Ventaglio Novanta porta l’attenzione sulle ricchezze spesso sconosciute del nostro Polesine. Ed anche il nuovo numero, che con il direttore Lino Segantin presentiamo la prossima settimana a Ponte Radio, si conferma ricco di novità. Come al solito si parte con uno sguardo ad ambiente turismo e cultura. Il primo articolo ci porta a scoprire i beni artisticidi Donada e Contarina. Si parla poi dell’oasi di Panarella, che si trova alle porte del Delta del Po, una pregiata area di interesse ambientale tutelata dal Wwf e si prosegue alla scoperta di una bellissima villa restaurata di recente ovvero Villa Cagnoni Boniotti uno storico edificio, situato nel piccolo borgo di Gognano, costruito dall’aristocrazia veneziana tra il ‘400 ed il ‘500 e che ha trovato nuovo splendore grazie alla famiglia Viaro. Il viaggio ideale prosegue poi verso Lendinara, al giardino di Ca’ Dolfin, incantevole sfondo per letture inedite, grazie al progetto “Art Co-Working for Region”, sostenuto dalla Fondazione Cariparo. Sempre in questo numero, si parla di un antico pellegrinaggio riparatore, da Grignano a San Bellino, che si ripete ancora oggi la seconda domenica di maggio. Restando a San Bellino, si scopre una coltivazione estesa su 1700 metri di rose antiche, curata dalla signora Orietta Galvani. Si parla poi dell’oratorio lendinarese dedicato alla Madonna di Arzarello, eretto al termine della seconda guerra mondiale per lo scampato pericolo del bombardamento. Un altro articolo interessante ci parla della riqualificazione della piazza antistante della Chiesa della Rotonda. Un altro articolo ci parla invece dei quattro secoli della Bonifica Bentivoglio partendo da una mappa del 1632 del perito Girolamo Ferri. Per quanto riguarda le storie e le tradizioni viene dedicato un articolo alla chiesa di San Rocco a Rovigo, che aveva sede dove adesso si trova palazzo Ina. La rivista come sempre dedica spazio alla narrativa ed alla poesia e ci propone storie veramente appassionanti che spesso si nascondono dietro la nebbia e l’umiltà di questa nostra bellissima terra polesana.



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